LA CRITICA DI DAMIANO
Cesare Damiano non ha lesinato critiche agli esponenti dell’attuale Governo anche quando sembrava non poter nascere. L’ex ministro aveva infatti attaccato Matteo Salvini e quella che ritiene essere una sua tattica pericolosa che ha utilizzato anche i provvedimenti promessi in campagna elettorale, come la riforma delle pensioni. “Quando ottieni tutto da Mattarella compreso il tuo vice-segretario Giorgetti al ministero dell’Economia e fai saltare il tavolo, vuol dire che avevi un altro obiettivo: quello di andare alle elezioni, assorbire Forza Italia e mettere i 5 Stelle a rimorchio, come è già avvenuto nel corso della trattativa sulla formazione del Governo. Un programma di Governo giallo-verde che, nella parte esplicita, richiedeva decine di miliardi di risorse (abolire la legge Fornero, istruire flat tax e reddito di cittadinanza) e, nella parte implicita, il cambio delle alleanze internazionali e l’uscita dall’Euro, non avrebbe retto alla prova dei fatti”.
SANNA (CGIL): TUTELIAMO I PENSIONATI
Riccardo Sanna, coordinatore Area politiche di sviluppo Cgil nazionale, parlando ai microfoni di RadioArticolo1 ha spiegato come l’aumento dello spread abbia dei costi che si ripercuotono poi sulle tasche di lavoratori pensionati. Dal suo punto di vista, per cercare di rilanciare un’economia oberata dal debito pubblico come quella italiana, bisognerebbe intervenire sul lato delle entrate, “senza spremere ulteriormente lavoratori e pensionati, ma mettendo una patrimoniale sui grandi patrimoni immobiliari e mobiliari, oppure attraverso un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie”. Sanna ha anche voluto mettere in chiaro che “un’uscita dall’euro comporterebbe automaticamente una svalutazione della nostra moneta, accompagnata da una riduzione dei salari e da un ricalcolo delle pensioni, causando gravi danni a lavoratori e pensionati”.
BRUNETTA BOCCIA QUOTA 100
Renato Brunetta è piuttosto critico sull’ipotesi di riforma delle pensioni che il Governo Conte vorrebbe portare avanti, introducendo Quota 100 e Quota 41, e prorogando Opzione donna. “Nel nostro programma c’era l’intenzione di rivedere alcuni punti della riforma per garantire equità laddove si registravano effetti non sopportabili rispetto all’aumento dell’età pensionabile. Ma parlare di quota 100 è semplificazione da campagna elettorale, non è la realtà”, ha detto l’ex ministro intervistato dal Corriere della Sera, evidenziando che “il welfare pensionistico ha una regolazione estremamente delicata e complessa, non ammette semplificazioni. Attualmente siamo in equilibrio virtuoso dal punto di vista finanziario ma non da quello sociale”. Per essere più chiaro, Brunetta ha spiegato che Quota 100 “comporterebbe buchi di bilancio spaventosi e iniquità tra classi d’età e tra lavoratori precoci e non precoci”.
Sembra difficile però immaginare che Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, non vari la Quota 100 come ha promesso agli italiani in diretta Facebook. Sempre in tema di pensioni, intanto, Matteo Salvini ha ricordato che “ci sono molti pensionati italiani che spostano la loro residenza in Portogallo o in alcune regioni della Spagna perché non pagano tasse per cinque anni”. Secondo quanto riportato da Askanews, il ministro dell’Interno ha quindi aggiunto: “Mi domando perché l’Italia non possa trattare allo stesso modo i pensionati italiani ma anche quelli stranieri e tornare ad attrarre persone”.