QUOTA 100 E LE PAROLE DI DI MAIO SULLE PENSIONI D’ORO
Oltre che la riforma delle pensioni con Quota 100, il Governo Conte vuole intervenire sulle pensioni d’oro e sui vitalizi degli ex parlamentari. “Non so quanto ci vorrà, ma non voglio essere assente quando la Camera taglierà i vitalizi a persone che hanno distrutto il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno”, ha detto ad Avellino Luigi Di Maio, secondo quanto riporta Rainews. Il vicepremier ha anche spiegato di aver già messo al lavoro il suo staff per studiare il taglio delle pensioni cosiddette d’oro: “Chi percepisce più di cinquemila euro netti e non ha versato i contributi per quella pensione prenderà la pensione per quello che ha versato. Sono figure che rappresentano pochi italiani ma rappresentano molti soldi degli italiani”, ha evidenziato il ministro del Lavoro. Va detto che Alberto Brambilla aveva recentemente evidenziato che una manovra di questo genere avrebbe portato pochi risparmi.
GIOVANI CONFINDUSTRIA A DIFESA DELLA FORNERO
I giovani di Confindustria prendono posizione in difesa della riforma delle pensioni targata Fornero. Alessio Rossi, Presidente della categoria, ha infatti detto: “Sì a Jobs act e alla legge Fornero sulle pensioni. No grazie – se insostenibile per i conti pubblici – alla Flat Tax”. Secondo quanto riporta today.it, Rossi ha spiegato che il Jobs Act è riuscito a creare più di 800.000 posti di lavoro, un risultato certamente importante. Quindi ha aggiunto che “la legge Fornero è un mattone della sostenibilità dei conti pubblici: perché non c’è giustizia nell’indebitare la nostra generazione già subissata dal debito”. Dunque per gli industriali under 40 sarebbe ingiusto aggravare il debito pubblico aumentando la spesa pensionistica nel nostro Paese, perché a pagare il conto sarebbero poi le giovani generazioni.
LA PREOCCUPAZIONE DI ROBERTO RAMPI (PD)
Roberto Rampi non nasconde una certa preoccupazione per quanto sta emergendo in tema di riforma delle pensioni e lavoro che il Governo Conte potrebbe varare. “Non mi piace commentare le interviste e preferisco aspettare i provvedimenti, però l’approccio di queste ore su pensioni e protezione sociale è preoccupante: aumento del costo del lavoro, misure punitive per chi ha subito la cassaintegrazione, abolizione degli sgravi per i nuovi occupati, eliminazione dell’Ape sociale e di tutte le misure di sostegno al reddito per un generico reddito di cittadinanza che costa di più e fa parti uguali tra diseguali. Nessun impegno per la salvaguardia degli esodati (noi ne abbiamo finanziate 8) ma anzi il rischio di crearne di nuovi. Dietro lo slogan ‘aboliamo la Fornero’ vedo un approccio che favorisce i più forti”, ha detto il Senatore del Partito democratico, secondo quanto riportato da Askanews.
PENSIONI QUOTA 100, BRAMBILLA INSISTE SUI 64 ANNI
In tema di riforma delle pensioni, Lega e Movimento 5 Stelle non mirano solo al varo di Quota 100. A parte Quota 41 e la proroga di Opzione donna, ci sono la pensione di cittadinanza (che porterebbe le minime a 780 euro mensili) e il taglio degli assegni sopra i 5.000 euro al mese non corrispondenti ai contributi versati. Secondo quanto dichiarato da Alberto Brambilla, che ha messo a punto il programma della Lega Nord in tema di pensioni e che negli ultimi giorni ha parlato, senza essere smentito, di quello che è il progetto di Quota 100, “sulle pensioni d’oro se tutto va bene si recuperano 160 milioni perché su 16 milioni di pensionati la misura riguarda meno di 27mila pensionati”.
L’ex sottosegretario al Welfare, intervistato da Tg2000, il telegiornale che va in onda su Tv2000, non nasconde di avere qualche perplessità su questo intervento: “Tagli la pensione a quelli che la prendono alta, perché? Perché pensi che l’abbiano rubata? E quegli altri 8 milioni che prendono la pensione senza aver mai pagato un contributo gliela lasciamo?”, ha detto il Presidente del Centro studi e ricerche di Itinerari previdenziali, aggiungendo poi che “la morale e l’etica devono entrare anche in queste cose. Una volta fatto il taglio delle pensioni d’oro si ritroveranno e perderanno su tantissimi ricorsi”. Brambilla ha anche insistito su un punto riguardante la Quota 100: dovrà prevedere che si abbiano almeno 64 anni di età per accedere alla pensione. “Non è possibile immaginare di andare in pensione oggi a 60 anni quando l’aspettativa di vita media è di circa 84 anni”, ha aggiunto.