Con un fatturato in aumento nel 2018 per il quinto anno consecutivo (circa 82 miliardi), 97mila operatori attivi e un valore complessivo dell’outsourcing che vale il 40,5% delle attività complessive (dati 2018 Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano), il settore della logistica si presenta come estremamente dinamico e in profonda trasformazione.
In questo scenario, Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro, ha realizzato in collaborazione con Assologistica, lo studio “Evoluzione dei ruoli della logistica” per fornire un contributo utile sullo sviluppo delle professioni del settore nei prossimi 3/5 anni.
Per questo studio è stato utilizzato il modello proprietario di gestione dei ruoli e delle persone Gi Group Star Matrix; ne è derivata una segmentazione delle principali figure professionali, identificando quelle in crescita, stabili o in declino, alla luce dei fattori che interessano lo scenario di settore.
Il cambio dei comportamenti di acquisto e delle logiche distributive, unitamente all’entrata in scena dei principali cambiamenti tecnologici (Industry 4.0, big data, data analysis), sono tra i maggiori fattori di contesto che stanno modificando i modelli di business e di servizio della filiera.
Sul totale dei ruoli mappati nello studio, il 34% risultano in crescita (in gran parte riconducibili alle aree Sales, Engineering e Customer care) a fronte di un 17% di ruoli che risultano in declino (principalmente afferenti alle aree Amministrazione e Servizi generali).
“La catena del valore dell’intero comparto sta mutando alla luce dei cambiamenti di contesto in ambito normativo, tecnologico e per effetto di nuovi stili di consumo: l’evoluzione delle competenze necessarie lungo tutta la filiera logistica e distributiva è conseguenza naturale della trasformazione in atto – commenta Michele Savani, Division Manager Logistics Sector di Gi Group -. Con questo studio intendiamo supportare la riflessione sul livello di servizio richiesto agli operatori logistici che è sempre più elevato, sia in termini di flessibilità che in termini di professionalità. Le strategie di people management che possono supportare l’evoluzione del settore devono, pertanto, includere soluzioni differenziate, sia di recruiting, per la gestione strutturata delle fluttuazioni di mercato, sia di talent acquisition o di formazione specialistica, per saturare i gap di competenze e permettere alle aziende del settore vantaggi competitivi”.
“Abbiamo da subito appoggiato la ricerca sui trend professionali del nostro settore, in quanto lavoro e occupazione sono da sempre al centro della nostra attività di associazione che rappresenta il mondo della logistica in tutte le sue tante anime – commenta Jean François Daher, Segretario generale di Assologistica -. I fattori di trasformazione che stanno modificando l’intera economia globale hanno un impatto diretto sulla filiera logistica, con un ruolo determinante di tecnologia e digitalizzazione dei processi dalle inevitabili ricadute occupazionali. E allora chiedersi quale sarà il futuro del nostro mestiere e come cambierà il modo di fare logistica è un imperativo che anche la nostra associazione non può non porsi. Come affrontare tutto questo? Investendo, in primis, in formazione e riconversione dei propri collaboratori, inserendo allo stesso tempo professionalità del tutto nuove rispetto a quelle tradizionali. Soluzioni apparentemente ovvie, ma non sempre e da tutti attuabili in tempi brevi. E in questo processo gli operatori logistici, il cui ruolo principe è l’efficientamento del processo distributivo, non possono e non devono essere lasciati soli”.
Per un quadro completo della mappatura realizzata su oltre 100 ruoli, raggruppati in 22 funzioni e 6 macro-aree, e il confronto con i principali player sull’evoluzione del settore, l’appuntamento è per giovedì 7 marzo 2019, alle ore 9, presso il Palazzo del Lavoro Gi Group, Piazza IV Novembre 5, a Milano.