LDA - figlio di Gigi D’Alessio - è stato oggi ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona: “Felice quando giocavo a calcio, ma pensavo sempre alla musica”.
Non colpisce unicamente per il suo talento; LDA merita più di un plauso per la sua attitudine genuina e umile che gli ha permesso di sgretolare l’etichetta di ‘figlio d’arte’, affermandosi appunto unicamente per i suoi meriti. Ospite oggi a La Volta Buona, Luca D’Alessio si è raccontato partendo dalle origini della sua passione e in particolare di quando quasi la nascondeva mentre invece si cimentava con il mondo del calcio: “Quando giocavo a calcio ero felice ma nella mia testa cantavo; ho giocato fino ai 15-16 anni”.
Mentre sfrecciava sui campi da calcio, LDA aveva sempre un pensiero per la musica e a tal proposito ha raccontato un simpatico aneddoto che chiama in causa anche sua mamma, Carmela Barbato. “Mamma non lo sapeva, almeno fino a ora… Lei mi dava i soldi per la merenda ma io non li spendevo tutti; mettevo qualcosa da parte perchè mi ero fissato per l’acquisto di un diario e di una penna, non so perchè, di colore verde”. Il giovane cantante ha poi spiegato: “Quando lei scendeva per una qualsiasi commissione io approfittavo e scrivevo tutto ciò che mi passava per la testa, l’età? Ero piccolo”.
LDA a La Volta Buona: dalle parole al miele per la mamma Carmela Barbato al racconto della malattia
Parole al miele da parte di LDA – ospite a La Volta Buona – per la mamma, Carmela Barbato: “Non ci sono parole per descriverla, la amo più di me stesso; è speciale, la amo più della mia vita. Mi ha insegnato la vita popolare e la vita più agiata… La fortuna che ho è quella di saper stare in mezzo a tutti senza fare differenze”.
Non è stata una strada facile per LDA, al di là della giovane età; il ventiduenne ha infatti dovuto superare il pregiudizio che sopraggiunse ai tempi della sua esperienza ad Amici e anche un momento difficile alle prese con la malattia. “Sono stato in ospedale per tanto tempo quando ero piccolo, avevo un problema nella zona del bacino; mamma se n’è accorta perchè non riuscivo a dormire la notte, avevo un’infezione con la febbre altissima… I medici non capivano cosa fossi, poi mamma ha capito il problema e forse anche per questo sono stato più coccolato. Mi ricordo tutto anche se ero piccolo, è stato bruttissimo; mi ricordo che in sala operatoria non volevo nessuno se non ‘azzurrino’, il mio pupazzo preferito”. Sull’esperienza nel talent di Canale 5 ha invece spiegato: “Quando sono entrato ad Amici mi hanno detto e augurato le peggio cose: ‘Sicuro è lì perchè qualcuno ha fatto una chiamata’… Con il senno di poi ho capito, ammetto che l’avrei pensato anche io anche se ovviamente non è così”.