Le montagne della luna è basato su un romanzo Burton and Speke di William Harrison che a sua volta si ispira ai diari dei due spedizionieri. La critica accoglie con successo il colossal che in maniera aperta, cruda e forse anche un po’ troppo dettagliata esprime alla perfezione ciò che i due spedizionieri hanno vissuto e visto con i loro occhi. Sia il Dizionario Mereghetti che il Morandini confermano ul successo del colossal che viene apprezzato dalla grande maggioranza del pubblico. A differenza dei classici film e delle pellicole tradizionali, il colossal ha una durata nettamente superiore a quella normale con i suoi 133 minuti di descrizione.
Patrick Bergin protagonista
Le montagne della luna andrà in onda venerdì 4 settembre alle ore 15.50, nel primo pomeriggio di Rete 4. Si tratta di un colossal di genere storico, avventura, azione diretto dal regista americano Bob Rafelson nel 1990 col il titolo originale di Mountains of the Moon. L’opera è tratta da romanzi e diari storici. Gli interpreti principali sono Patrick Bergin nei panni dell’avventuriero professionista Richard Francis Burton, Iain Glen in John Hanning Speke, Richard E. Grant nel giovane Larry Oliphant e Fiona Shaw nella parte di Isabel Arundell. Le musiche si devono a Michael Small. Il film è stato tradotto in Italia dalla casa di Mario e Vittorio Cecchi Gori e Silvio Berlusconi che ne ha acquistato i diritti.
Le montagne della luna, la trama del film
Le montagne della luna racconta le avventure del gruppo inviato dal National Geographic verso l’entroterra alla scoperta di tutte quelle terre inesplorate di cui l’uomo ancora nel 1854 non era a conoscenza. I protagonisti principali sono John Hanning Speke e l’esploratore Burton a capo della spedizione. Le cose vanno subito male nel momento in cui il gruppo viene attaccato da un gruppo di indigeni del posto che cattura Speke e Burton, il primo viene torturato ma riesce presto a scappare, mentre il capo subisce una terribile ferita al volta a causa di una lancia.
I due scampati da questo viaggio si trovano a tornare di nuovo in Africa insieme, nonostante un carattere completamente diverso, l’uno amante dell’avventura e della conoscenza di nuovi popoli mentre l’altro vive sempre con la certezza di essere superiore ad ogni tribù che incontra. Il loro secondo viaggio li porta alla scoperta del Nilo, l’avventura si rivela più difficile del previsto, i portatori li abbandonano, il loro gruppo a causa di una piccola rivolta scappa e in più subiscono il furto delle attrezzature.
Le popolazioni che incontrano non sono contenti della loro venute e sembrano più ostili che mai, nonostante tutto ciò però riescono a raggiungere il meraviglioso lago Tanganika. Mentre proseguono la loro esplorazione, i due vengono catturati dalle tribù che dopo non pochi dissensi permettono agli uomini di continuare la loro spedizione alla ricerca delle origini del Nilo. Quando arrivano al Lago Vittoria Speke si dice soddisfatto nonostante il malcontento di Burton. Al loro ritorno in Inghilterra, ‘uomo tiene da solo una conferenza affermando che proprio da quel lago si origina il Nilo contro il volere di Burton che crede invece siano molti di più i laghi che danno origine ad un fiume così maestoso.
La società però soddisfatta dalle ricerche di Speke lo mette a capo di una nuova spedizione mentre il povero Burton dopo tutte le peripezie vissute è costretto a guardare da lontano la sua amata Africa. La spedizione senza Burton non ha successo e così la società pensa di tenere un confronto pubblico tra i due ricercatori così da chiarire al meglio le scoperte e le idee di chi in prima persona ha visitato l’oscuro continente. Burton si dice pronto al confronto per Speke, temendo di essere umiliato pubblicamente e pentitosi delle cose dette in precedenza durante una battuta di caccia il giorno prima decide di suicidarsi.