La trasmissione di Italia 1 Le Iene questa sera si è occupata della singolare – ma purtroppo in un esempio che diventa sempre più frequente sulle pagine di cronaca – caso del professore aggredito in un liceo di Lecce: la vittima (intervista dal programma Mediaset) è il professor Sergio Manni che insegna chimica, mentre l’aggressore è il genitore di un alunno minorenne che sarebbe stato chiamato durante l’orario scolastico dallo stesso figlio dopo un rimprovero mettendo in scena – appunto – l’aggressione.
Partendo proprio dalla cronaca del caso, stando a quello che sappiamo il professore di Lecce sarebbe stato raggiunto dal padre e dal fratello maggiore del suo alunno dopo un rimprovero e una nota sul registro, che – incitati dallo stesso ragazzino minorenne a spaccare la faccia al malcapitato docente – avrebbero da prima alzato notevolmente i toni per poi iniziare a minacciare Manni di alzargli le mani contro: quest’ultimo – ovviamente intimorito – sarebbe riuscito a mettersi in salvo chiudendosi dentro un bagno e lanciando l’allarme alla autorità che hanno accompagnato il docente al sicuro.
Il professore vittima dell’aggressione a Lecce: “Ad oggi il preside non ha preso alcun provvedimento”
Andava ad insultare un ragazzo, toglieva la sedia ad un altro, con un accendino bruciava della plastica” ma visto che i rimproveri verbali non sarebbero serviti a nulla – racconta il docente di Lecce – “gli ho messo quattro note. A quel punto prende il cellulare e ad alta voce chiama il padre dicendogli ‘papà vieni, gli devi spaccare la faccia’” e pur credendo che fosse solamente una minaccia vuota dopo un po’ il docente si è reso conto che “continuava a guardare fuori dalla finestra”: nell’arco di una manciata di minuti sono arrivati padre “e il fratello maggiore del ragazzo”.
I due – racconta il professore vittima dell’aggressione a Lecce – “continuavano a minacciarmi in dialetto, li ho invitati ad andare al preside ma mi ha detto ‘non mi interessa, io con te voglio parlare'” e nonostante abbia provato ad allontanarsi “mi hanno seguito e si è unito anche lo studente che gli diceva ‘spaccagli la faccia, spaccagli la faccia‘”: una volta giunto in presidenza e contattato che “la porta era chiusa, hanno iniziato a spintonarmi e allora ho sceso le scale e a quel punto (..) mi sono chiuso nel bagno completamente in panico“; ottenendo poi l’aiuto delle forze dell’ordine “che addirittura mi hanno scortato fuori dalla cittadina”.
A rendere tutto ancora peggiore – racconta sempre il docente di Lecce – ci sarebbe il fatto che dal dicembre in cui si è registrata la violenza contro il docente il preside non sembra aver intrapreso nessuna azione nei confronti dello studente minorenne: intercettato dalle Iene – dopo aver provato a chiudere violentemente le porte della scuola – il preside ha ripetutamente evitato di rispondere alle richieste di delucidazione da parte dell’inviato; mentre il padre dello studente con toni intimidatori nei confronti delle Iene si è limitato a dire che “non è successo niente, sono andato calmo io e lui si è intimorito”