A Milano c'è un focolaio di legionella che interesserebbe la zona di San Siro: 11 i casi registrati di cui una vittima e 8 ricoverati, ecco i dettagli

A Milano c’è un po’ di preoccupazione per i casi di legionella che si sono registrati nelle ultime ore. Come riferisce l’Adnkronos, si tratta in particolare di un focolaio che è stato segnalato dall’ATS nelle ultime ore e che riguarda la zona dello stadio San Siro, in via Rembrandt. Stando a quanto fatto sapere dalle autorità sanitarie, sarebbero ben 11 i casi di legionella già certificati, di cui una persona che è deceduta.



Ci sono poi otto persone che hanno avuto delle complicazioni e che sono state sottoposte a ricovero ospedaliero, mentre altre due hanno ricevuto delle cure solo casalinghe e non appaiono casi preoccupanti. Ovviamente questi sono i dati ufficiali e non è da escludere che vi siano altre persone affette da legionella che non sono ancora state certificate in quanto magari non si sono ancora rivolte al proprio medico curante e si stanno curando in qualche modo con la “medicina fai da te”.



L’ATS sta procedendo come da prassi, avviando un’indagine per cercare di risalire al batterio; di conseguenza sono scattati vari campionamenti nelle abitazioni delle 11 persone di cui sopra, di modo da individuare quali fossero i punti di contaminazione e dove il batterio che sviluppa la legionella si sia annidato.

LEGIONELLA A MILANO, COME SI CONTRAE

A riguardo bisognerà però attendere gli ultimi risultati dopo le analisi di laboratorio, che ci permetteranno di capire come il batterio si sia diffuso e sia riuscito a infettare appunto diverse persone in quel di Milano. Ricordiamo che la legionella si contrae solo ed esclusivamente attraverso l’acqua, di conseguenza quando ci si lava, si fa la doccia, si lavano i denti e via discorrendo.



Per prendere il batterio della legionella bisogna inalare fisicamente delle micro-gocce di acqua contaminata, il cosiddetto aerosol, e si può contrarre anche attraverso gli impianti di climatizzazione, i classici condizionatori, che emettono del “vapore acqueo” che risulta essere invisibile agli occhi. La legionella non si può comunque contrarre da altre persone già infette, né tantomeno bevendo dell’acqua, a meno che ovviamente non si beva acqua dal rubinetto che sia contaminata.

Acqua del rubinetto (Foto: Pexels)

LEGIONELLA A MILANO, COLPITE PERSONE A RISCHIO

Da segnalare che l’ATS ha fatto sapere che fra gli 11 casi registrati vi sarebbero tutte persone già particolarmente a rischio; di conseguenza è probabile che si faccia riferimento a persone con patologie pregresse, quindi con un sistema immunitario già debole e più facile da penetrare. Non sappiamo chi siano gli 11 pazienti ma è possibile ipotizzare persone anziane e fragili.

Da segnalare che è la seconda volta nel giro di 4 mesi che si verifica un caso di legionella a Milano, visto che già lo scorso luglio erano stati registrati degli episodi, anche se in un’altra zona della città, leggasi via Rizzoli. Al pari dei sanitari stanno lavorando sul caso anche i tecnici delle reti idriche; inoltre l’amministrazione comunale invita le persone a informare le autorità nel caso in cui dovessero percepire delle anomalie dall’impianto idrico, come ad esempio un cattivo odore: potrebbero essere tutti segnali di qualcosa che non va.