Coprifuoco, Ddl Zan, Decreto Sostegni, Rai e immigrazione: solo negli ultimi giorni, lo scontro politico tra Lega e Pd si fa sempre più acceso con il segretario Dem Enrico Letta che non manca occasione per lanciare frecciate/bordate al rivale-alleato di Governo. L’ultima polemica nasce dall’incontro avvenuto a Palazzo Chigi questa mattina tra Letta e il Presidente del Consiglio Mario Draghi, sul tema in agenda del Recovery Plan: l’entourage del Nazareno però ha fatto sapere di aver esposto al Premier le perplessità e «insoddisfazione verso il metodo Salvini».
Il segretario Pd avrebbe poi chiesto a Draghi «correttivi e rispetto dell’impegno comune a sostegno dell’esecutivo»: in merito alle scadenze del Recovery Plan, Letta ha poi espresso «soddisfazione per i tempi e i contenuti del Pnnr inviato a Bruxelles». Per la fase 2 del Recovery l’ex Premier ha fatto presente le priorità del Pd: «il lavoro, decontribuzione e defiscalizzazione delle nuove attività; il turismo, per il quale il Pd presenterà il Piano vacanze italiane 2021; i giovani, che devono essere al centro della ricostruzione del Paese». Da ultimo, Enrico Letta ha richiesto altre tre ulteriori priorità: casa, lavoro e sostegno psicologico per i danni da Covid.
CAOS PD-LEGA, LA REPLICA DI SALVINI
Non si fa ovviamente attendere la pronta replica a distanza del leader della Lega Matteo Salvini, raggiunto dai cronisti fuori dal Senato nel giorno in cui annuncia la presentazione (entro domani) della proposta di legge del Carroccio in merito al Ddl Zan: «Letta, evidentemente ossessionato, mi attacca ancora oggi denunciando il “Metodo Salvini”. Il “metodo Salvini”? È la concretezza. Stanotte ad esempio sono state approvate in Commissione al Senato le proposte della Lega sui soldi per i genitori separati in difficoltà, sul riconoscimento ufficiale (dopo dieci anni di attesa) della Lingua italiana dei Segni, sull’abolizione del Canone Rai per bar, ristoranti e alberghi, sui fondi per le Associazioni Sportive». Il segretario della Lega ricorda come entro metà maggio, se i dati sanitari continueranno ad essere positivi, «ci saranno riaperture, ritorno al lavoro, ripartenza e abolizione del coprifuoco (mentre a sinistra volevano aspettare LUGLIO!). Questo è il “metodo Salvini”: leali e propositivi, non ci occupiamo di Ius Soli e ci fidiamo degli italiani!».
In merito alle forti polemiche ancora col Pd sul Ddl Zan, Salvini spiega «Bene inasprire le pene, ma intendiamo togliere la questione dei bambini, della scuola e tutto ciò che comporta la censura e i reati di opinione». A stretto giro arriva la controreplica del Pd, questa volta dal deputato firmatario della legge contro l’omofobia: «Apprendo che Matteo Salvini vuole presentare un testo alternativo al Ddl Zan. Ma ha cambiato idea? Non aveva altre priorità? Faccia pace con se stesso e conservi un briciolo di coerenza. Il Ddl Zan è pronto per essere votato e diventare legge. Basta speculare sui diritti umani», conclude Alessandro Zan.