Una lettera scritta da un imprenditore che si è tolto la vita perché vedeva solo nero, è il pretesto del giornalista Stefano Massini per rivolgersi a quella parte di politici italiani che ridono e scattano selfie, a discapito invece di chi, disperato, si toglie la vita. La lettera era stata redatta lo scorso mese di aprile da Riccardo Morpurgo, un imprenditore edile originario di Senigallia, nelle Marche, che si uccise dopo aver appunto lasciato qualche parola alla sua famiglia: «Quando, a una precisa domanda, ho risposto ‘Mi spiace, ma non so più cosa fare’, ho letto negli occhi altrui un lampo di terrore. “Ma come, ingegnere, tu che sei la nostra speranza”. Ho capito in quel momento che bisognava reagire: e ho reagito, progettato, relazionato, mi sono umiliato sin dove non avrei mai creduto di dovere, potere e sapere fare, inutilmente». Morpurgo voleva lasciare un segno, far arrivare un messaggio a qualcuno, dopo che per tempo non era mai stato ascoltato. In fondo il video di Piazza Pulita
LETTERA D’ADDIO DELL’IMPRENDITORE SUICIDA
«Troppo debole, evidentemente, la mia voce – prosegue la missiva – e allora, con l’ultima goccia di energia che ancora conservo, faccio scoppiare fragorosa la bomba, fiducioso che finalmente venga recepito il mio urlo, disperato». L’imprenditore si era poi rivolto ai figli, dicendo loro di guardare al futuro a testa alta, «mai e poi mai e ancora mai – ha concluso il suo scritto – dovrete abbassare lo sguardo, perché voi, e i giovani come voi, siete i veri signori in questo mondo dorato e sbagliato». Dopo aver letto la struggente lettera, Massini si è rivolto ai politici di cui sopra, quelli definiti “della risatina, della risatona, dell’ahaha”, ponendo loro una semplice domanda: “Ma che c* ci avete da ridere?”. Il pubblico in studio ha apprezzato, applaudendo e incitando lo stesso giornalista. Di seguito il video di quanto accaduto nell’ultima puntata di Piazza Pulita