"Una vita quasi perfetta" è l’ultimo romanzo di Patrizia Ciava. al centro, una donna costretta ad affrontare una scelta straziante sulla vita del marito
Con Una vita quasi perfetta (Ad Astra, 2025), Patrizia Ciava firma un’opera coinvolgente, che invita il lettore a fermarsi a riflettere, a interrogarsi su ciò che siamo davvero. Non è soltanto una storia da leggere, ma un’esperienza da vivere, un’immersione totale in un universo narrativo fatto di sentimenti autentici, dilemmi morali e domande che non hanno risposte semplici.
Il romanzo cattura fin dall’inizio con la forza emotiva del suo intreccio: al centro, una donna costretta ad affrontare una scelta straziante, di quelle che cambiano per sempre la vita. Dopo più di un anno di coma, i medici non vedono più alcuna speranza di ripresa per il marito, l’uomo che l’ha amata e sostenuta nel momento più buio della sua esistenza. Ora, tocca a lei decidere se autorizzare il distacco dei supporti vitali e porre fine a quell’esistenza sospesa tra la vita e la morte.
A rendere ancora più complessa e affascinante la narrazione è l’intreccio con un secondo protagonista: un compositore famoso, una rockstar di fama mondiale, osannato dal pubblico, ma prigioniero di un tormento interiore che la fama non riesce a placare. Attraverso un sapiente gioco di specchi, Patrizia Ciava svela lentamente come le storie di questi due personaggi, così diversi all’apparenza, siano in realtà profondamente connesse.
La musica svolge un ruolo centrale: non solo accompagna lo svolgersi degli eventi, ma diventa essa stessa parte integrante della trama, linguaggio emotivo che attraversa i confini tra i personaggi e li unisce, silenziosamente, in un destino comune. Il suono, le parole, le note diventano veicoli di memoria, di coscienza, di quella scintilla vitale che ci rende umani.
Lo stile narrativo è elegante e scorrevole, denso di immagini evocative e riflessioni sottili, ma mai pretenzioso. Ogni pagina è intrisa di umanità, e il lettore si ritrova inevitabilmente coinvolto in un vortice di emozioni da cui è difficile uscire indenni.
Una vita quasi perfetta si distingue per la sua capacità di affrontare temi esistenziali universali – la perdita, il senso della vita, la libertà di scegliere – con una voce autentica e personale. È un libro che commuove, fa pensare e lascia dietro di sé un’eco persistente. Una lettura che invita alla rilettura.
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