LA BOZZA DEL LIBRO BIANCO DIFESA UE
Si chiama Libro bianco il documento che delinea il futuro della difesa europea con le strategie per la sicurezza dei Paesi dell’Ue. È all’interno di questo disegno che si inseriscono gli 800 miliardi di euro che la Commissione Ue vuole mobilitare per il piano ReArm Eu. L’obiettivo è colmare le lacune nelle capacità di difesa del blocco e costruire una difesa europea attraverso “investimenti massicci” e “una collaborazione più profonda tra gli Stati membri“.
Il cosiddetto Libro bianco è ancora in fase di redazione e potrebbe subire delle modifiche, anche perché dovrebbe essere presentato ai leader europei la settimana prossima, ma intanto sono trapelati dettagli tramite Reuters.
LIBRO BIANCO DIFESA UE: LE INDICAZIONI
Il documento di 20 pagine evidenzia le minacce rappresentate da Russia e Cina, l’allontanamento dell’Africa dall’Europa e la corsa alla tecnologia per la dipendenza da Usa e Cina. Inoltre, illustra gli obiettivi fissati dalla Commissione europea e gli ambiti in cui gli investimenti sono prioritari – come la difesa aerea missilistica e i droni – oltre a delineare una serie di politiche, ad esempio la produzione di armi e la collaborazione sugli appalti congiunti. Si raccomanda anche la creazione di scorte strategiche e si chiede di favorire l’integrazione dell’industria ucraina della difesa in quella europea.
Ma si ritiene necessario anche alleggerire parte della burocrazia che riguarda la spesa per la difesa. A tal proposito, la Commissione Ue ha fatto sapere che presenterà un piano separato per alleggerire gli oneri burocratici del settore entro giugno di quest’anno.
UE CENTRALE D’ACQUISTO DI ARMI?
Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, questo pacchetto potrebbe avvantaggiare i produttori di difesa dell’UE, come l’azienda francese Dassault Aviation, la tedesca Rheinmetall o l’italiana Leonardo.
Il ruolo dell’Ue potrebbe essere anche quello di agire come centrale di acquisto per conto dei Paesi. Il documento riporta che lo sviluppo di progetti paneuropei su larga scala e gli acquisti congiunti tra gli Stati membri saranno fondamentali per colmare le lacune dei Paesi in termini di capacità.
Ma nella bozza del Libro bianco si suggerisce l’istituzione di una task force per agevolare le esigenze di approvvigionamento dell’Ucraina e razionalizzare il sostegno militare dell’Ue, invitando la Banca europea per gli investimenti a “intensificare con urgenza il sostegno all’industria europea della difesa, in particolare restringendo ulteriormente l’elenco delle attività escluse e aumentando il volume dei finanziamenti disponibili“. Nel documento si legge un chiaro messaggio per gli Stati europei: “L’Europa deve fare un salto di qualità nella difesa. L’Ue e i suoi Stati membri devono essere all’altezza della sfida storica“.