A Chi l'ha visto si discute della vertebra di Liliana Resinovich, se sia stata fratturata o meno prima dell'autopsia: ecco che cosa è emerso
E’ un vero e proprio giallo quello della vertebra fratturata della povera Liliana Resinovich, un motivo di scontro fra “difesa” e “accusa”, ed ha provato a capirci qualcosa di più il programma di Rai Tre, Chi l’ha visto, intervistando Raffaele Barisani. Si tratta del medico consulente di Sebastiano Visintin, il marito della moglie (unico indagato per omicidio), che mette in dubbio la presenza della frattura prima dell’esame autoptico (come invece sostiene la famiglia della vittima), non essendovi certezza.
“La dottoressa Cattaneo – spiega Barisani – ci dice a pagina 159 della perizia che non vede la frattura, però il rinvenimento della tac supporta l’ipotesi che tale frattura vi fosse già al momento dell’esame, quindi non vi è la certezza ma è una ipotesi. Questo poi nella narrazione un po’ fantasiosa è diventato che c’era la frattura. Questa valutazione a mio parere andava fatta da un radiologo forense. Noi abbiamo la relazione di Cavalli che ha rivisto il tutto ed ha confermato che la frattura non c’era, l’ha rivisto nei giorni scorsi, di recente, certamente”.
LILIANA RESINOVICH, FINESCHI: “GRAZIE AD UN ESAME RADIOLOGICO…”
Peccato però che la pensino diversamente i consulenti dell’accusa, a cominciare dal professor Fineschi, medico consulente di Sergio, fratello di Liliana Resinovich: “La dottoressa Claudia Giaconi, una delle maggior esperte di radiologia forense, ha riletto la tac dell’8 gennaio – spiega sempre al programma Chi l’ha visto – a noi interessa quella per dimostrare che vi fosse già questa frattura prima dell’autopsia, ed ha dimostrato che questa intaccatura fosse presente anche prima dell’autopsia, quindi con buona pace del tecnico che in futuro potrà rompere altre vertebre, ma questa non l’ha rotta lui”.
La dottoressa Giaconi ha confermato, precisando come è stato eseguito il suo esame: “Sono state rielaborate le immagini già acquisite, le immagini native della tac”. Quindi Fineschi conclude, in riferimento ad altre lesioni presunte alle vertebre di Liliana Resinovich indicate sempre dalla dottoressa Cattaneo nella sua relazione: “Io non parlerei di fratture alle vertebre, ma di lesività. Lei poi successivamente descrive esclusivamente la lesività di T2 a cui oggi diamo il peso che ha”.