Liliana Resinovich, il caso torna a Chi l’ha visto? nella puntata di oggi con un nuovo atto dello scontro tra le parti relativamente alle dichiarazioni del tecnico di obitorio Giacomo Molinari che, clamorosamente, 3 anni dopo il ritrovamento del cadavere sostiene di aver causato la frattura alla vertebra toracica T2. Una lesione che invece, secondo l’inchiesta in corso, sarebbe elemento di prova di una aggressione, riconducibile quindi all’azione violenta di terzi in una fase perimortale (prossima al momento del decesso).
Lo stesso preparatore anatomico, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe stato querelato dal fratello della 63enne Sergio Resinovich, convinto che il suo racconto possa nascondere un secondo fine: “Sta aiutando o coprendo qualcuno?“. L’uomo ha espresso subito le sue perplessità sulla versione tardiva del tecnico, sollecitando provvedimenti a suo carico tra cui “il licenziamento” e presentando una querela per falso. I suoi consulenti medico-legali, Vittorio Fineschi e Stefano D’Errico, hanno smontato la tesi della rottura vertebrale causata accidentalmente in sede di preparazione della salma per la prima autopsia: “Quella frattura era già presente prima dell’esame“.
Liliana Resinovich: il nodo della frattura al centro dei nuovi interrogativi nel giallo di Trieste
Contro il racconto del preparatore anatomico si è scagliato duramente anche l’avvocato Nicodemo Gentile, che assiste il fratello di Liliana Resinovich fin dal principio dell’inchiesta. Il legale ha definito Molinari “pirotecnico“, riporta ANSA, aggiungendo che la sua versione sarebbe “un bluff” farcito di “mendaci e tardive dichiarazioni“.
Un commento alle parole spese dai parenti di Liliana Resinovich e dall’avvocato Gentile è arrivato dalla difesa di Sebastiano Visintin, marito della donna attualmente indagato per l’omicidio e rappresentato dagli avvocati Alice e Paolo Bevilacqua: “Apprendiamo con stupore i toni perentori” con cui le affermazioni del tecnico in questione vengono descritte come false e tardive. La sensazione è che l’ennesima battaglia tra consulenti sia solo all’inizio.