Torna a parlare Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich. Stamane l’uomo è stato intervistato dai microfoni di Mattino 5, da parte della conduttrice Federica Panicucci, e nell’occasione ha ribadito le sue accuse nei confronti di Sebastiano Visintin, marito della vittima.
Ricordiamo che il consorte della donna trovata senza vita nei boschi di Trieste il 5 gennaio del 2022 non è mai stato indagato, ma la situazione potrebbe cambiare a breve visto che la superperizia della dottoressa Cattaneo ha stabilito senza alcun dubbio che Liliana Resinovich sia stata prima aggredita e poi strangolata, molto probabilmente da dietro con un oggetto morbido, forse un cuscino, un guanto, una coperta o un berretto. “E’ cambiata storia – dice Sterpin – tutto l’insieme è cambiato dopo la perizia. Io lo sto dicendo da tre anni e passa che quel cordino adesso è una pistola che fuma”.
LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “QUEL CORDINO…”
Il riferimento è alla famosa corda trovata come laccio dei sacchetti in cui Liliana Resinovich è stata messa, cordino rinvenuto anche a casa di Sebastiano. “Quel cordino è stato messo la esclusivamente – aggiunge Sterpin – per tentare di imbrogliare tutti noi, per inscenare un suicidio, ma siccome questo non è successo il proprietario del cordino ci deve spiegare come mai quel cordino è finito la”.
E ancora: “Lei è stata messa la da qualcuno, non si è suicidata, di cosa parliamo? Era improprio che fosse lì. Quel cordino sarebbe servito a Liliana per suicidarsi, è tutto una montatura enorme perché tutto doveva portare al suicidio, ed è l’unica cosa che è stata avvalorata all’epoca, la Procura ha parlato di suicidio e tutto è stato indagato in quella direzione”. La cugina di Liliana Resinovich, Silvia Radin, dice che mancherebbe anche un cuscino dalla casa di Sebastiano, sarebbe forse questa l’arma del delitto?
LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “LEI E’ STATA SOFFOCATA”
“Sono tutte ipotesi valide – commenta Claudio Sterpin – lei è stata soffocata, punto e basta, adesso si tratta di scegliere dove, quando è successo”. Quindi ha ribadito: “Lei è stata trovata con un suicidio inscenato quindi è tutta una scena, non serviva i sacchi e i cordini, lei doveva essersi suicidata, siccome così non è, adesso qualcuno deve trovare una spiegazione di sacchi bianchi, neri, cordino, chi li ha portati lì e chi ha portato il cadavere lì? Lei non poteva restare lì 20 giorni”.
Insomma, per Claudio Sterpin è più che palese dove e chi bisognerebbe indagare, appunto il marito di Liliana Resinovich, ma quest’ultimo si è sempre difeso rimandando al mittente ogni accusa e comunque dicendosi disponibile anche a finire sotto indagine non avendo nulla da nascondere. Certo è che quei cordini non sono mai stati chiariti fino in fondo e anche durante una intervista sempre a Mattino 5, Sebastiano non aveva saputo spiegare come fossero arrivati in casa sua: “Una bella domanda…”. Il giallo resta ma la sensazione è che la verità sia un po’ più vicina.