A Mattino Cinque si indaga sugli spostamenti del marito di Liliana Resinovich il 30 dicembre: le parole dell'amico della Carnia e dell'apicoltore
La diretta di oggi di Mattino 5 è tornata ad occuparsi del caso Liliana Resinovich per riportare all’attenzione quella singolare serie di telefonate e movimenti che il marito Sebastiano Visintin fece il 30 dicembre, circa una settimana dopo la sparizione nel nulla della donna prima di essere rinvenuta una 20ina di giorni più tardi in uno boschetto alle porte di Trieste; il tutto mentre attualmente l’uomo resta l’unico indagato per quello che è ormai certo essere stato un omicidio, dopo diversi anni in cui la Procura si è sempre detta convinta che Liliana Resinovich si sarebbe volontariamente suicidata.
Partendo proprio da quella scia di chiamate e spostamenti del marito di Liliana Resinovich il 30 dicembre è bene ricordare che tutto iniziò alle 21:20 quando ricevette una telefonata dal figlio rimasto impantanato con la sua auto nel vallone di Gorizia: Sebastiano chiamò alle 21:28 alla vicina di casa Gabriella per chiedere una corda, prima di mettersi in auto e raggiungere Padriciano dove chiamò un suo amico della Carnia (distante circa 100km dalla sua posizione) per chiedere la medesima corda e sentito altre due volte nei minuti successivi.
Da Padriciano – poi – il marito di Liliana Resinovich si spostò a Duino, poi a Palchisce ed ancora a Doberdò del Lago: in questa serie di viaggi e spostamenti, sentì il figlio per tre differenti volte con telefonate di pochissimi secondi quasi sempre registrati da luoghi differenti – come se fosse in movimento – e fermo restando che quando Sebastiano arrivò sul luogo dell’incidente del figlio, quest’ultimo si trovava in un altro luogo; senza dimenticare che alle 19:01 ricevette anche una telefonata da un amico apicoltore, molto più vicino a Trieste rispetto a quello della Carnia.
Liliana Resinovich: il racconto degli amici di Sebastiano sulla serata del 30 dicembre
La trasmissione Mattino cinque è riuscita a contattare l’amico della Carnia di Sebastiano che fin da subito ci ha tenuto a precisare di aver già detto più volte che “non rilascio dichiarazioni e non dico assolutamente niente”, sostenendo di essere mai stato sentito dagli inquirenti e che oggi non ha più rapporti con Sebastiano a causa di un litigio sul quale ha preferito non dare alcun dettaglio prima di congedare la giornalista.
Similmente, è stato intervistato anche l’amico apicoltore che da sempre conosce Sebastiano e avrebbe a lungo frequentato anche Liliana Resinovich: “Ci siamo conosciuti quando ero un ragazzetto e lavoravo per il quotidiano locale dove lui faceva il fotoreporter”, raccontando anche che “Liliana c’è sempre stata, da quando li conosco e non ho un ricordo di averli visti divisi se non per motivi di lavoro” vedendo in loro “una coppia affiatata, sempre assieme e d’accordo“.
Passando alla sera del 30 dicembre, l’amico di Sebastiano racconta che “la sera in un momento di relax l’ho chiamato per dargli un messaggio di vicinanza” avendo saputo della scomparsa di Liliana Resinovich, giusto “per fargli sentire la mia vicinanza e chiedere cosa pensasse di tutto quello che era accaduto, lo ricordo provato” sostenendo che da quel momento “l’ho poi rivisto solo dopo il ritrovamento“.