Sebastiano Visintin, indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich nell’ambito della nuova inchiesta in corso, sarebbe molto “deluso” dagli amici con cui ha condiviso una parte di vita perché “completamente abbandonato, isolato” dopo la scomparsa della moglie. Lo ha dichiarato il suo avvocato, Paolo Bevilacqua, in una intervista rilasciata a Chi l’ha visto? proprio mentre il focus investigativo punta sulla posizione del vedovo.
“Sono scomparsi, addirittura sono stati i primi a puntargli il dito contro“, ha precisato il legale sottolineando come il suo assistito sia rimasto senza nessuno persino in famiglia: né il figlio né i parenti di Liliana Resinovich hanno più rapporti con lui. “Sebastiano è rimasto praticamente solo e credo che questa solitudine lo abbia portato, contro il nostro parere, ad esporsi tantissimo. Lui ancora adesso vive nella sua nuvoletta e non sa sottrarsi alla ‘persecuzione mediatica’“.
Liliana Resinovich, parla l’avvocato di Sebastiano Visintin: “Movente economico non regge”
Nel corso del suo intervento a Chi l’ha visto?, mentre il suo assistito resta chiuso nel silenzio nella nuova veste di indagato, l’avvocato di Sebastiano Visintin ha dichiarato che il presunto movente economico dietro l’ipotesi accusatoria a suo carico sarebbe “debole”, non regge.
“Se fosse lui l’omicida, sarebbe indegno alla successione di Liliana Resinovich e quindi non percepirebbe assolutamente nulla. Perderebbe questa ‘fonte’ che gli avrebbe cambiato la vita. Per la gelosia introduciamo altri temi: in una coppia ‘felicemente consumata’ come la loro, con delle affinità elettive, secondo me non sta in piedi“. I parenti di Liliana Resinovich, invece, hanno puntato fin da subito sull’orizzonte di un possibile movente legato a questioni passionali o economiche anche alla luce della relazione clandestina tra la vittima e Claudio Sterpin.