A Quarto Grado si è parlato approfonditamente del giallo di Liliana Resinovich e fra gli ospiti, come sempre, vi era Luciano Garofano, ex comandante dei Ris nonché consulente di Sebastiano Visintin, marito della vittima nonché unico indagato per l’omicidio. Gli avvocati di Sebastiano, Alice e Paolo Bevilacqua, avevano presentato una richiesta di superperizia sulla famosa vertebra T2, per cercare di capire se realmente fosse già frattura prima dell’autopsia o se, come dice il tecnico, sia stata rotta durante l’esame autoptico.
Peccato però che la procura abbia rigettato questa richiesta e Garofano ha replicato: “Siamo rimasti negativamente sorpresi della decisione del gip tanto è vero che lunedì l’avvocato Bevilacqua presenterà una impugnazione rispetto alla decisione perchè ha tagliato fuori le parti più importanti, una contraddizione rispetto alle due conclusioni medico legali e al dilemma della vertebra T2”.
LILIANA RESINOVICH, GAROFANO: “ABBIAMO DELLE DOCUMENTAZIONI…”
E ancora: “Noi abbiamo documentazioni che dimostrano che quella vertebra non era rotta quando è arrivata in sala autoptica e non capiamo perchè il giudice non abbia autorizzato questo accertamento, perchè bisogna limitare la verità?”. Quindi aggiunge: “E’ un giudice di parte in questo modo, ci sono due consulenze della procura che sono antitetiche, c’è un problema”.
“E’ una impugnazione che verrà presentata alla Corte di Cassazione, un atto informale molto importante, e giustamente, visto che ci sono delle ombre su quella che è la vicenda della morte di Liliana Resinovich, non vedo perchè non si debba esplorare… andiamo a fare 700 coltelli e non ci concentriamo sulla parte più importante?”. Gli dà ragione Carmelo Abbate, da sempre a fianco di Sebastiano Visintin nell’omicidio di Liliana Resinovich: “Povero Sebastiano e poveri noi tutti – le parole del giornalista – con questa giustizia e queste procure io mi chiedo se tutto questo sia reale o sia un incubo per dirlo all’avvocato Lovati”.

LILIANA RESINOVICH, ABBATE. “DOBBIAMO AVERE RISPETTO DI QUESTA DONNA”
Quindi ha puntato il dito nei confronti di Claudio Sterpin che secondo lo stesso “E’ palesemente non credibile, l’email, la lettera, la firma… lui è stato sentito 3 o 4 volte dalla squadra mobile e ogni volta gli chiedevano se avesse altro da aggiungere, adesso all’incidente probatorio tira fuori un nuovo amante presunto e per fortuna c’è Sebastiano che chiede rispetto. Prima le soffitte, poi le cantine, poi le vasche da bagno, poi viene tirato fuori un aborto e una gravidanza – ne ha parlato il fratello – ma lo volete ascoltare Sebastiano quando predica rispetto per quella donna?”.
E ancora: “Non stanno aggiungendo nulla all’indagine a questa inchiesta strampalata che io chiamo per “omicidio compatibile”, nuova fattispecie, stanno solo distruggendo la reputazione di quella povera donna”. Durissime le parole di Abbate secondo cui questa indagine non porterà da nessuna parte e soprattutto non riuscirà a dimostrare la presunta colpevolezza di Sebastiano Visintin: vedremo se il giornalista avrà ragione o meno.