Giacomo Molinari, il tanto chiacchierato preparatore anatomico che sostiene di aver rotto la vertebra a Liliana Resinovich durante l’autopsia eseguita l’11 gennaio 2022 — verità a cui però non crede la famiglia della vittima — è stato trasferito in un altro reparto.
Lo scrive stamane il quotidiano Il Piccolo, precisando che il tecnico non lavorerà più in sala autoptica presso l’ospedale di Cattinara, per lo meno fino a che non si spegneranno i riflettori sul caso del giallo di Liliana Resinovich.
Secondo quanto emerso e riportato dal quotidiano locale, Giacomo Molinari dovrebbe essere trasferito presso il reparto archivio, una nuova posizione che appare ovviamente come un declassamento, sempre che il tutto venga confermato.
La scelta deriva non tanto dalla frattura della vertebra della povera Liliana Resinovich, quanto per aver violato il regolamento aziendale, che tra le altre cose non prevede di pubblicare sulle pagine social contenuti riguardanti la propria attività lavorativa, cosa invece fatta da Giacomo Molinari, che documentava appunto il proprio lavoro sulle proprie pagine.
LILIANA RESINOVICH, GIACOMO MOLINARI TRASFERITO: UNA VICENDA SPINOSA
È scattato quindi un provvedimento disciplinare dopo segnalazione all’URP, in particolare a seguito di un video in cui il preparatore anatomico mostrava la sala autoptica dell’ospedale di Cattinara senza aver prima ricevuto alcuna autorizzazione, per lo meno stando a quanto risulta all’ospedale.
L’ASUGI, l’azienda sanitaria locale, ha quindi invitato Giacomo Molinari a rimuovere i contenuti video anche da Instagram; lo stesso tecnico, contattato da Il Piccolo, preferisce non commentare la decisione, ma il quotidiano ha ricordato come, in precedenza, altri filmati girati dal preparatore fossero stati condivisi dall’azienda sanitaria, ma ora non più disponibili.
Una vicenda quindi spinosa, che giunge a pochi giorni dalla querela presentata da Sergio Resinovich nei confronti di Molinari, dopo l’ammissione di quest’ultimo in merito alla frattura. Intervistato da Chi l’ha visto?, ha spiegato di mettere sempre l’etica al primo posto nel suo lavoro, ma evidentemente non è bastato: vedremo come evolverà questa vicenda