Liliana Resinovich, dopo la conferma dell’accusa di omicidio volontario nei confronti del marito Sebastiano Visentin, ora gli investigatori si stanno concentrando sull’analisi degli ultimi minuti di vita della donna, nei quali ci potrebbe essere la chiave di svolta che porterebbe ad una concreta prova utile per le indagini, che stanno cercando l’esatto momento del tragitto in cui dovrebbe essere avvenuta l’intercettazione della vittima. Dalla ricostruzione delle tracce, emerge che la donna, dopo aver fatto l’ultima telefonata a Claudio Sterpin alle 8 e 22, è uscita di casa e ha attraversato alcune vie nelle quali è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza e notata da alcuni testimoni.
In particolare si vede mentre sta buttando l’immondizia alle 8 e 46 vicino alla scuola allievi di Polizia, poi alle 8 e 50, Liliana Resinovich ha attraversato la strada da Piazzale Gioberti dirigendosi verso la chiesa. Da lì in poi, non ci sono più tracce, ed è proprio in quel momento, che potrebbe essere intervenuto l’assassino, che l’ha poi trasportata fino al boschetto dell’ex Opp dove poi è stato ritrovato il cadavere.
Liliana Resinovich, l’ipotesi dei Pm: “Intercettata nel tragitto da Visentin che l’ha aggredita e soffocata”
Omicidio Liliana Resinovich, in base alla ricostruzione della Pm Iozzi, il marito della 63enne Sebastiano Visentin, principale indagato per omicidio volontario, avrebbe agito intercettando la moglie durante il tragitto quella mattina, aggredendola e poi soffocandola, probabilmente proprio in prossimità del boschetto nel quale è stato poi ritrovato il corpo. Per confermare questa ipotesi però si stanno valutando tutti gli elementi a disposizione, che dovrebbero spiegare le modalità con le quali la donna, dopo essere stata ripresa per l’ultima volta dalla telecamera di un bus fermo al capolinea, avrebbe proseguito nel percorso.
Contemporaneamente si stanno studiano i movimenti di Visentin, per trovare l’esatto momento in cui le due strade potrebbero essersi incontrate e sarebbe poi avvenuto il delitto di Liliana Resinovich. Tra i dettagli importanti, è inoltre al vaglio degli investigatori, l’orologio della vittima, che è rimasto alle 9 e 17 minuti, il che potrebbe essere solo un caso, ma anche dimostrare che l’ingranaggio si è fermato a causa di un colpo ricevuto.