Liliana Resinovich/ Il marito Sebastiano Visintin: “Non escludo si sia suicidata”

- Alessandro Nidi

Liliana Resinovich, il marito Sebastiano Visintin parla dopo il riconoscimento della moglie: "L'ho trovata bene, non so cosa possa essere successo"

Sebastiano Visintin 640x300 Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich (Ore 14, 2022)

Dopo la conferma giunta dall’esame autoptico condotto su Liliana Resinovich (è suo il corpo ritrovato il 5 gennaio scorso in un’area boschiva di Trieste), il marito della donna, Sebastiano Visintin, è stato intervistato dalla trasmissione di Rai Due “Ore 14”, a cui ha rivelato di avere effettuato il riconoscimento della salma. “Sì, mi hanno fatto vedere le foto – ha asserito –. Avrei voluto farle una carezza, ma avevo solo le foto. Ho riconosciuto Lilly, ho riconosciuto il suo orologio rosa che le avevo regalato, anche il suo giubbotto. L’ho trovata bene, anche se aveva il viso ricoperto di sangue. Ho chiesto perché, mi hanno detto che sono fuoriuscite normali”.

Sulla causa del decesso di Liliana Resinovich “non mi hanno detto niente. È la cosa più brutta della mia vita. Ormai da parecchi giorni mi sono ripreso, piano piano. La notte, però, diventa una cosa drammatica, non ho pace. Il mio corpo si ribella, trema, vibra, non mi lascia riposare, non mi lascia dormire. Devo capire cosa è successo, voglio saperlo. Se qualcuno ha fatto qualcosa o lei ha ritenuto opportuno andarsene… Non escludo che Liliana si sia potuta togliere la vita, perché nelle foto l’ho vista serena, riconoscibile dal suo ciuffo chiaro. Amava la vita, non posso crederci ancora, devo entrare dentro e dire ‘basta, non c’è più'”.

LILIANA RESINOVICH, IL MARITO SEBASTIANO VISINTIN: “ERAVAMO FELICI, NON COSA COSA SIA SUCCESSO”

Ai microfoni dell’inviata di “Ore 14”, Barbara Di Palma, Sebastiano Visintin ha detto di non sentire il peso dei sospetti su di sé: “Ho parlato con la Questura, ho chiesto scusa se le prime volte ho detto cose non giuste, perché magari non ritenevo opportuno riferire questioni legate al mio lavoro dei coltelli, che facevo per aiutare un po’ la famiglia. Io purtroppo quando ho finito il lavoro coi giornali sono venuto qua con Liliana con tutte le mie cose e per parecchi anni ero sulle sue spalle, finché mi sono ripreso, ho fatto qualche lavoretto, ho ricominciato a fare foto”.

L’uomo e Liliana Resinovich hannoaffrontato insieme la vita, i problemi, le gioie, i dolori… La perdita di mia figlia… Lilly mi ha aiutato tanto. Eravamo felici, non so che cosa possa essere successo”.





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