Liliana Resinovich: nuove analisi per integrare la consulenza medico-legale dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo. La decisione della Procura
Nuove analisi nell’ambito di un supplemento di indagine alla consulenza medico-legale prodotta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo all’esito della seconda autopsia sul corpo di Liliana Resinovich, un lavoro che ha escluso il suicidio rispetto alle risultanze del primo esame autoptico firmato dagli specialisti Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli.
È quanto disposto pochi giorni fa dalla Procura di Trieste, riporta Il Piccolo, per integrare la relazione degli esperti intervenuti successivamente e il conferimento dell’incarico è atteso per il 20 maggio. Saranno 5, stando a quanto trapelato, i consulenti chiamati a contribuire a questa nuova battuta di accertamenti tecnici irripetibili a cui, come previsto dalla legge, potranno partecipare anche quelli di parte nominati dal vedovo (oggi indagato per l’omicidio) Sebastiano Visintin, e dai parenti della 63enne (il fratello Sergio Resinovich, la nipote Veronica e la cugina Silva Radin).
Liliana Resinovich: chi sono gli esperti incaricati del supplemento alla consulenza Cattaneo
Gli esperti incaricati dal pm Ilaria Iozzi di occuparsi del supplemento alla consulenza Cattaneo sono quindi 5 e tra loro c’è la stessa anatomopatologa che ha condotto la nuova autopsia sul cadavere di Liliana Resinovich, propendendo per lo scenario di una morte violenta provocata da terzi. Un omicidio.
A lei si affiancheranno Stefano Tambuzzi, già presente nei pregressi accertamenti sul corpo, Elena Pilli, docente di Antropologia forense all’Università di Firenze, Oscar Ghizzoni, ufficiale in congedo del Ris di Roma e Parma, e Rosario Casamassima, anch’egli del Ris di Roma. Si tratta di specialisti che si occupano di materie che vanno dall’analisi del Dna alla chimica e che, a vario titolo, hanno lavorato a casi noti come gli omicidi di Yara Gambirasio, Melania Rea, Elisa Claps e Serena Mollicone.