Il caso di Liliana Resinovich è tornato protagonista della diretta odierna di Mattino 5 per parlare ancora una volta delle ultimissime novità in seguito al ritorno a Trieste di Sebastiano Visintin che negli ultimi giorni – dopo l’iscrizione nel registro degli indagati conseguente alla riapertura dell’inchiesta da parte della Procura – si era allontanato per ragioni non meglio chiarite e che i suoi legali hanno ricollegato alle abitudini da sempre osservate dall’uomo: proprio parlando dei suoi spostamenti, il marito di Liliana Resinovich – infatti – ha spiegato che “sono andato in montagna, ho visitato degli amici e mi sono riposato un pochino”.
Similmente, a gettare ulteriori ombre sul caso di Liliana Resinovich sembra esserci anche un dettaglio del quale ha parlato il criminologo Salvatore Spitaleri – ingaggiato per supportare le indagini dei legali di Claudio Sterpin – a Mattino cinque spiegando che nell’ultimo famoso video di Liliana che butta la spazzatura “ci sono dei particolari che fanno ipotizzare ad una messa in scena. Ci stiamo lavorando – precisa il consulente – e credo che non siamo lontani da conclusioni di grande interesse investigativo, ma non posso anticipare nulla perché potrei compromettere alcune indagini che vanno fatte”.
Soffermandosi brevemente su quei dettagli, Spitaleri spiega che la figura impressa nei video indossa uno scalda collo che “non è mai stato trovato” e che secondo le sue ipotesi servirebbe per “dissimulare una persona e mascherarsi“, concludendo con la precisazione che “il nostro sospetto è che qualcuno sia stato ingaggiato per far finta di essere Liliana” e spostare l’attenzione dalla sua reale ubicazione; sottolineando che non potrebbe neppure trattarsi di una persona a caso perché “quelle immagini sono passate sulle tv di tutta Italia per centinaia di volte” e se così fosse “si sarebbe fatta avanti”.
Liliana Resinovich, il marito: “Una sosia nel video? Sono solo assurdità, aspettiamo gli inquirenti”
Intercettato sempre da Mattino cinque per commentare questa indiscrezione, il marito di Liliana Resinovich – appunto, Sebastiano Visintin – si limitato a precisare che “quello che sento negli ultimi tempi di sosia e quant’altro è veramente allucinante“, sostenendo che dal suo punto di vista “sono solo chiacchiere” e che resta in attesa che siano “gli inquirenti [a fare] le loro indagini” e a dire quella che ritengono essere l’effettiva “verità”.
Infine, sul tema è intervenuto anche il presunto amante di Liliana Resinovich – Claudio Sterpin – che ha chiarito che “io non ricordo se avesse quel giubbotto e quello scalda collo” e senza commentare l’indiscrezione sulla presunta sosia sostiene che “non lo escludo” poco prima di precisare che “non è ancora dimostrato, così come non è neppure dimostrato che sia lei“: secondo Sterpin se la questione fosse confermata sarebbe chiaro che dietro alla morte della donna ci sia stata una vera e propria “associazione a delinquere“, con una tesi che “ripeto da tre anni”.