Storie Italiane si è soffermato stamane sul giallo di Liliana Resinovich e le prime parole sono state dell’inviata del talk di Rai Uno, Olga Mascolo, che ha spiegato che: “L’albergatrice Jasmina sarebbe arrivata in procura con un’automobile e la starebbero sentendo in queste ore, indagini proseguono”.
Ricordiamo che l’albergatrice è una delle grandi accusatrici di Sebastiano Visintin, marito della vittima, spiegando più volte che Sebastiano e Liliana Resinovich avrebbero litigato l’ultima volta che li aveva visti insieme nel suo albergo e che in quell’occasione Lily avrebbe chiesto i letti separati per non dormire col marito, circostanze sempre smentite da Sebastiano.
L’avvocato Cozza, legale della cugina della vittima Silvia Radin, ha commentato: “Avevo presentato a fine marzo una memoria di poter ascoltare l’albergatrice non soltanto sul litigio ma anche al fatto che la signora ha riferito che Sebastiano gli avrebbe spiegato che il 14 dicembre sarebbe tornato a casa alle 10:30 circa, per noi potrebbe essere importante, senza voler accusare ovviamente nessuno, perchè siamo in una fase delle indagini”.
LILIANA RESINOVICH, L’AVVOCATO COZZA SU JASMINA
Silvia Radin, in collegamento a Storie Italiane aggiunge: “Jasmina era diventata amica di Liliana Resinovich, all’inizio era una cliente ma dopo è diventata un’amica”. Cozza ha precisato: “Le dichiarazioni dell’albergatrice sono state depositate l’indomani, oggi vedremo cosa emergerà e sarà l’autorità a valutare l’attendibilità delle sue parole”.
E ancora: “Il dato importante della signora è il cambiamento dei rapporti fra Liliana e Sebastiano, prima una coppia serena fino al 2021 e poi un atteggiamento aggressivo da parte di Sebastiano verso la signora e verso Liliana, e questo allontanamento lo riscontriamo anche nel telefono di Liliana Resinovich che ha cercato come separarsi senza un avvocato. Che ci fosse un rapporto non buono fra i due questo non ci viene dato solo dalla signora ma anche da altri elementi”.
Silvia Radin sottolinea: “C’è anche un altro episodio di Sergio che ha raccontato di come Sebastiano avesse gettato via il telefono mentre faceva il video… le cose erano cambiate negli ultimi tempi con Liliana, non è la pecorella che vuole farsi vedere in televisione”.
LILIANA RESINOVICH, ALBINA PERRI: “SEBASTIANO ERA IN SAUNA…”
Albina Perri, direttrice di Giallo, in collegamento a Storie Italiane, aggiunge: “Noi l’avevamo chiamato pochi giorni dopo la sparizione di Liliana e lui era a fare la sauna, non mi è sembrato un marito preoccupato e poi lui continua a negare cose incontrovertibili a cominciare dalla relazione fra Lily e Claudio Sterpin, nonostante pagine e pagine di trascrizioni”.
Silvia Radin ha parlato anche del maglione sequestrato a Sebastiano: “Può darsi che abbia dovuto fare di fretta e non ci ha pensato a buttarlo, ma se guardiamo le foto di quei giorni, visto che a me ha detto che ha fatto la lavatrice si vede lo stendino a casa dove c’è la maglia, quindi lui l’ha lavata, quindi probabilmente avrà pensato che andava bene così”. Eleonora Daniele l’ha però stoppata: “Gli stiamo dando dell’assassino, quindi non possiamo andare oltre”, ma Silvia Radin ribatte.
“Lei mi ha chiesto cosa penso della maglia e io ho risposto, se poi gli inquirenti diranno che la maglia non c’entra niente, son contento. Come ho detto ieri umanamente mi dispiace”.
LILIANA RESINOVICH, COZZA: “SE DOVESSERO EMERGERE ELEMENTI CONTRO SEBASTIANO…”
Cozza ha ripreso la parola spiegando: “Ci sono questi 25 punti come richiesti che non sono stati ancora posti in essere come accertamenti irripetibili. Non so se hanno analizzato la Go Pro, i telefoni, i tabulati. Vi posso dire con certezza che sui telefoni di Liliana Resinovich sono stati fatti perchè c’eravamo anche noi, mentre per il resto potremo saperlo solo quando le indagini saranno concluse”.
“Accogliamo con molto piacere questa riattivazione della procura che ringraziamo, ciò che è successo negli ultimi 15 giorni non si era mai verificato visto che si parlava di suicidio, ma adesso abbiamo un dato certo”.
“Il dato che Sebastiano sia indagato non significa che sia stato lui, andiamoci cauti, ma ha degli ottimi avvocati e coglierà l’occasione per poter chiarire tutti questi punti ambigui e confusi poi se ci saranno elementi importanti verso Sebastiano ne prenderemo atto e faremo ciò che il codice ci impone”.
Silvia Radin ha concluso il suo intervento precisando: “Noi non sapevamo tutto di questa coppia, Liliana Resinovich era molto riservata ma ci siamo trovati dentro contro la nostra volontà, noi abbiamo solo combattuto per non archiviare il caso come suicidio. Sebastiano ha detto molte contraddizioni in questi anni ed ora toccherà agli inquirenti chiarirle o meno, non certo da noi parenti”. Vedremo come evolverà la vicenda, certo è che non si escludono nuovi colpi di scena da qui a breve.