Sebastiano, marito di Liliana Resinovich, è stato nuovamente ospite questa mattina di Storie Italiane. L’uomo ha replicato a Jasmina, l’albergatrice che punta il dito proprio nei confronti dello stesso Sebastiano. “Io a Jasmina non voglio rispondere, venerdì mi sono trovato con i miei legali che mi hanno detto che lei ha depositato in procura queste cose quindi se la procura avrà qualcosa da chiedere lo chiederà”. Jasmina ha reso queste dichiarazioni un anno fa, a febbraio 2024. “Se la procura – aggiunge il marito di Liliana Resinovich – non ha dato notizie al mio avvocato… lasciamo che la procura vada avanti se riterrà di farlo, poi io se sarò chiamato risponderò”.
Sul telefono che non prendeva nel suo laboratorio: “Credo che sia per il fatto che è un ambiente particolare per cui all’interno non c’era campo. Quando faccio i miei lavori sui coltelli ci mettevo anche più di tre ore. Io non so perchè il mio telefono non ha preso per tre ore, se i consulenti di parte della famiglia o di chi per loro… hanno depositato anche questo in procura, mi sto riferendo all’avvocato dell’associazione Penelope”.
LILIANA RESINOVICH, PARLA SEBASTIANO: “IL TELEFONO NON PRENDEVA”
E ancora: “Mi è capitato spesso di non avere campo? Io a volte uscivo in strada e mi arrivavano le notifiche. In studio poi c’è rumore, c’è aspirazione, io devo lavorare con cuffie molto grosse. Ma se io avessi voluto, avrei lasciato il telefono ficino alla porta e lo stesso avrebbe avuto campo quindi”. Sebastiano aggiunge: “Io sfido chiunque a dire che io e Liliana non stavamo bene. Noi andavamo anche in altri alberghi, possibile che nessuno abbia niente da dire?”.
Sugli ultimi giorni in vita di Liliana Resinovich: “Sabato siamo andati alla presentazione di amici, domenica siamo andati in bici a grado e lunedì siamo andati in sauna. Nessuno può sapere nulla tranne noi, Liliana Resinovich non parlava con nessuno delle nostre cose”. Di nuovo sui telefoni, Sebastiano sottolinea: “I miei telefoni erano accesi.
A distanza di tempo le cose sono cambiate, le celle all’epoca erano quelle che erano, sono cose che mi sono state dette. Me l’hanno detto dei tecnici, negli anni successivi le cose sono cambiate, sono state potenziate. Per telefonare a qualcuno dovevo uscire dal laboratorio, andare sotto la pioggia”.
LILIANA RESINOVICH, PARLA SEBASTIANO: “QUESTA MIA AMICA..”
Jasmina dice di essersi sentita minacciata da un’amica di Sebastiano e a riguardo lo stesso marito di Liliana Resinovich ha precisato: “Io non la frequento più quella persona perchè non vado più da quelle parte, ne frequento altre. Se questa donna avrebbe voluto fare una vera minaccia non avrebbe usato il suo numero di telefono. Il numero di telefono gliel’ho dato io, mi ha detto che voleva salutarla o parlarne, è stata una cosa brevissima.
Ascoltate questa persona, Jasmina ha il numero di telefono, io non posso darvelo. Se vuole minacciare lo fa con un numero di telefono sconosciuto o si fa dare un altro telefonino”.
Jasmina ha raccontato anche un episodio di Sebastiano in cui lo stesso le aveva chiesto una mano perchè era rimasto in panne con la sua auto: “Altre volte mi son trovato in panne con la macchina, il mio meccanico ha provato più volte a risolvere il problema e alla fine ce l’ha fatta. Quella volta comunque era davvero successo l’incidente, assolutamente non mi sono inventato nulla, comunque tutto quello che dice Jasmina verrà verificato.
La macchina ad un certo punto è partita e poi sono andato via”. Prima di congedarsi Sebastiano precisa: “Io non ho mai litigato con nessuno, non ho mai alzato le mani a nessuno, mai minacciato Jasmina, per favore, sono cose che la procura ha già vagliato”. Come dice Massimo Lugli a Storie Italiane: “Qui si parla tanto di fuffa…”, come dire, tanto fumo e niente arrosto.