Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, ha rilasciato una intervista ai microfoni di Quarto Grado, attraverso cui ha svelato di aver pensato al suicidio: “Vorrei ripercorrer quel sabato mattina in cui ascoltando la radio vengo a sapere che la procura mette nero su bianco il fatto che io abbia ucciso mia moglie, Liliana Resinovich. Sul momento sono rimasto un po’ così – precisa l’uomo – poi sono andato in salotto, ho acceso la televisione e li è proprio venuto fuori da tutte le tv, tutto quel giorno ero sotto choc, per me è stato un trauma pazzesco, in quel momento ho ripercorso un po’ le parti fondamentali della mia vita, mi si è gelato il sangue, quella mattina dentro di me si è scatenato di tutto, ad un certo punto ho pensato anche al suicidio, ho pensato che ormai di questa vita non mi interessava più niente: ho perso la moglie, vengo accusato di essere l’assassino”.
Quindi il marito di Liliana Resinovich ha proseguito: “Ho pensato a mille cose, mi butto giù dal monte, vado di notte sul molo Audace, mi butto in acqua… sono state ore tremende e terribili, poi ad un certo punto mi sono detto che dovevo continuare a lottare, dovevo dimostrare che non avevo niente a che fare con la scomparsa di Liliana Resinovich, mi son sentito con i miei avvocati, non avevo parole e Alice Bevilacqua mi ha detto che erano vicini a me, mi batteva il cuore, piangevo, mi sentivo quasi un mostro e queste parole di Alice mi hanno dato la forza di continuare”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO VISINTIN SUI COLTELLI
Quindi Sebastiano ha continuato: “Ad un certo punto ho detto, meglio che vada in montagna, io vado sempre dove sono stata anche con Liliana Resinovich, con lei siamo stati dappertutto, 32 anni insieme, una vita meravigliosa. Sono arrivato fino a 1.800, 1.900 metri e li ho trovato la mia serenità e la voglia di continuare a vivere”.
Poi il marito ha concluso sul nuovo sequestro dei coltelli a Sebastiano Visintin: “Volevo fare una precisazione su quanto riguarda questi nuovi sequestri di coltelli: cosa fa uno che da anni lavora sui coltelli e si diverte? Quando c’è un compleanno regali un coltello…”.