Liliana Resinovich, l'intervista a Lombardia Nera a Sebastiano Visintin, marito della vittima: ecco le sue parole a Telelombardia
Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin, ha parlato ieri ai microfoni di Lombardia Nera, trasmissione di Telelombardia, soffermandosi ovviamente sul giallo della morte della sua compagna. Da qualche mese a questa parte l’uomo è indagato per l’omicidio di Trieste avvenuto presumibilmente il 14 dicembre del 2021 (cadavere poi rinvenuto nei boschetti il 5 gennaio successivo), ma si è sempre dichiarato innocente e anche ai microfoni di Marco Oliva, conduttore di Lombardia Nera, ribadisce la sua estraneità ai fatti.
“Io sono tranquillo, io per quanto riguarda la scomparsa di Liliana non ho niente a che fare, anzi non vedo l’ora di avere risposte da parte dei miei avvocati per cercare di capire”. Sebastiano ammette quindi di essere in attesa di scoprire chi abbia ucciso la moglie, ma la procura sembrerebbe invece stringere il cerchio attorno allo stesso, convinta che l’uomo abbia aggredito la moglie per poi soffocarla. Accuse molto pesanti che quando erano arrivate in via ufficiale allo stesso Sebastiano avevano causato una dura reazione allo stesso: aveva infatti spiegato, durante una drammatica intervista a Quarto Grado, di aver pensato anche al suicidio, gesto estremo che fortunatamente non ha vissuto.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO VISINTIN E I SUOI VIAGGI
Nel corso della chiacchierata con Lombardia Nera il marito di Liliana Resinovich ha parlato anche dei viaggi che lo stesso continua a fare con la sua fidata compagna di viaggio, la sua amata bicicletta: “Per quanto riguarda i miei viaggi – aggiunge Sebastiano – li ho sempre fatti, una volta li facevo con Liliana, adesso faccio le stesse cose e ripercorro certi posti dove sono stato con Liliana, non è che mi diverta ma questo senso di libertà, questo piacere di vedere cose nuove e posti meravigliosi mi dà quell’aiuto che non può darmi nessuno, per questo viaggio tantissimo”. Lombardia Nera ha mostrato alcuni degli ultimi post del marito di Liliana Resinovich mentre posta appunto foto delle sue ultime “vacanze”, con tanto di dediche alla sua amata moglie “Mi manchi tanto tanto Lily”, ma anche “Vorrei poterti avere qui vicino a me”.
L’indagato ha continuato: “Io sono sempre stato un lupo solitario, io e Liliana eravamo due lupi solitari, per questo andavamo in giro quasi sempre soli, specialmente nei viaggi impegnativi, in Europa, Spagna, Francia, in Italia… abbiamo fatto un po’ tutto”. E ancora: “Io adesso vado per conto mio, non ho voglia di coinvolgere altre persone anche perchè sono in una fase delicatissima”, anche se fortunatamente non è stato abbandonato: “Le amicizie son sempre rimaste, non devi confonderti con quello che riguarda determinati amici e parenti… per il resto ho tutta gente che ha comunque stima in me, mi è vicina, non crede assolutamente che io abbia a che fare con la morte di Liliana, anzi, mi sono molto vicini”.

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO: “SONO SERENO”
Quindi Marco Oliva ha chiesto al marito di Liliana Resinovich come ci si trova nei panni dell’indagato e lui ha replicato: “Sono sereno e tranquillo, nel senso che può essere un atto dovuto, adesso vediamo con gli avvocati cosa covano sotto, cosa c’è, vogliamo sapere quali elementi hanno in mano” gli inquirenti. Ovviamente non c’è ancora una discovery completa degli atti di conseguenza i legali di Sebastiano Visintin possono solamente tirare ad indovinare su quali possano essere le prossime mosse dell’accusa.
Certo è, che se è vero che l’indagato si è spesso e volentieri contraddetto sulla sua ricostruzione della vicenda in questi tre anni e mezzo, è anche vero che per il momento non sembra esserci un chiaro indizio che potrebbe portare ad una sua colpevolezza. Tra l’altro Sebastiano Visintin ha anche un alibi per la mattina del 14 dicembre 2021, quello dei video girati con la propria Go Pro mentre circola per Trieste per le vie del paese: come poteva quindi aver ammazzato la povera Liliana Resinovich?