Il Linfoma di Hodgkin è una neoplasia del sistema emo-linfopoietico che dieci anni fa colpì Carmelo, giovane trentenne. La sua storia sarà affrontata nella sesta puntata di “Dottori in corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù”, la docu-serie di Rai3 condotta nella seconda serata di oggi 22 dicembre da Federica Sciarelli. La padrona di casa ripercorrerà le fasi della malattia e della successiva guarigione di Carmelo il quale, dopo la diagnosi del linfoma, non solo è riuscito a vincere con successo la sua battaglia ma è diventato un medico, decidendo così di dare una mano anche ad altri pazienti che come lui si trovano ora ad affrontare la stessa battaglia. La diagnosi per lui arriva nel 2009: Carmelo ha appena 20 anni ed è uno studente di Lettere Classiche all’Università di Udine. Proprio durante le vacanze estiva al mare insieme ai genitori, viene colto da una febbre molto alta. Inizia così la corsa dal proprio medico che, incerto sulle cause, coinvolge un radiologo per ulteriori accertamenti. La diagnosi arriva come un fulmine a ciel sereno ed è drammatica: Linfoma di Hodgkin all’ultimo stadio. A prendere in carico il suo caso è il Professor Locatelli, responsabile del reparto di onco-ematologia del Bambino Gesù che si accorge subito della complessità della situazione. Alle prime chemioterapie purtroppo Carmelo non risponde bene ma non molla ed anzi inizia lui stesso a studiare il suo caso. Intanto Locatelli decide di cambiare strada e tentare un auto-trapianto di cellule staminali. Questa sarà la soluzione che lo porterà alla sua guarigione. Una volta vinto la sua battaglia, Carmelo decide di iscriversi a Medicina, dove avrà come prof proprio il medico che lo ha salvato.
LINFOMA DI HODGKIN, COS’È: FATTORI DI RISCHIO E SINTOMI
Il linfoma di Hodgkin è un tumore del sistema linfatico. Questo tipo di linfoma può svilupparsi in diversi organi sebbene nella maggior parte dei casi prenda origine nei linfonodi. Una volta avuta la diagnosi si procede con l’asportazione del tessuto patologico, solitamente un linfonodo, che sarà sottoposto ad esame istologico. Si tratta inoltre di un tumore relativamente rato in quanto colpisce circa 4 persone ogni 100mila abitanti, pari a circa lo 0,5% di tutti i casi di tumore diagnosticati. Tuttavia, come spiega Airc, la sua incidenza è in costante aumento, con un incremento in Europa di ben il 22% nel decennio dal 2003 al 2014. Solo nel 2012 sono stati diagnosticati 17.600 casi e circa 66.000 nuovi casi in tutto il mondo ma fortunatamente è diminuito il tasso di mortalità legata a questo tumore. Tra i fattori di rischio, si evidenzia l’esposizione a pesticidi, agenti chimici e radiazioni. Le fasce di età maggiormente a rischio sono quelle tra i 20 ed i 30 anni ma anche oltre i 60 anni. Gli uomini presentano un rischio leggermente più alto di ammalarsi rispetto alle donne ed anche la storia familiare può avere un peso importante. Infine, in merito ai sintomi, il primo è certamente un ingrossamento dei linfonodi soprattutto nella regione cervicale. Ed ancora: febbre, prurito, sudorazioni notturne e perdita di peso. Stanchezza e mancanza di appetito vengono definiti sintomi collaterali. In caso di linfonodi presenti nel torace tra i sintomi si manifestano anche tosse, dolore al petto e difficoltà respiratorie.