L’Inter si muove sul mercato, ma il primo colpo è solo a metà: serve di più per dimenticare le ultime delusioni.
C’era un momento in cui sembrava tutto da rifare. Dopo l’eliminazione amara in Champions League e il crollo in campionato che ha lasciato campo libero al Napoli per lo scudetto, la sensazione era chiara: serve una rifondazione.
Simone Inzaghi ha salutato, lasciando spazio a una nuova era che però, almeno finora, tarda a decollare. I tifosi aspettavano segnali forti, una reazione, una presa di posizione netta da parte della dirigenza. Invece, tutto procede a rilento. C’è un piano, sì, ma l’esecuzione lascia l’amaro in bocca. E ora, mentre le altre big si muovono con decisione, l’Inter batte finalmente un colpo. Mezzo, per essere precisi.
Cosa fa l’Inter sul mercato
Perché se da un lato si comincia a intravedere una direzione, dall’altro è evidente che siamo ancora nella fase delle trattative sottili, dei compromessi. La notizia che circola da giorni è ormai confermata: l’Inter ha messo gli occhi su Giovanni Leoni, giovane difensore di proprietà del Parma. Un talento su cui si è già posato anche lo sguardo attento di Juventus e Milan, a conferma del valore del giocatore. Classe, potenziale e margini di crescita fanno di lui uno dei prospetti italiani più interessanti nel suo ruolo.

Però, e qui arriva il punto, i nerazzurri sembrano avere una carta in più. Come riportato da addetti ai lavori, Marotta e soci avrebbero costruito un canale preferenziale con il club ducale, una sorta di corsia rapida che potrebbe risultare decisiva. L’idea, infatti, sarebbe quella di chiudere presto l’affare, battendo sul tempo le rivali, ma lasciando Leoni ancora un anno a Parma. Un prestito concordato, che farebbe comodo a entrambe le parti: al club emiliano per completare la crescita del ragazzo, all’Inter per inserirlo senza fretta nel progetto tecnico.
Certo, restano da limare i dettagli. La formula dell’operazione non è ancora stata definita. Si parla di un acquisto con diritto di riscatto, ma non è esclusa nemmeno la possibilità di inserire una contropartita tecnica, magari uno dei giovani in esubero. Un’ipotesi che permetterebbe di ridurre i costi e mantenere buoni rapporti tra i due club, già protagonisti di operazioni condivise nel recente passato.
Senza ombra di dubbio, si tratta di un’operazione intelligente. Ma da sola, non basta. L’Inter ha bisogno di qualcosa di più per rilanciarsi davvero. Perché l’ultimo anno ha lasciato cicatrici, e per guarirle servono colpi veri. Quelli che, per ora, ancora non si vedono.