Trovato accordo Stato Regioni per la riduzione delle liste d'attesa, il Ministero si potrà sostituire all'azienda regionale in caso di criticità non sanate
Liste d’attesa sanità, raggiunto accordo in Conferenza tra governo e regioni sui poteri sostitutivi in caso di criticità non sanate e tempi non rispettati. In base a quanto stabilito ieri, dopo mesi di trattative sulla questione, per ridurre le lunghe attese che attualmente i pazienti sono tenuti a rispettare pur di poter effettuare esami e visite specialistiche con il Servizio Sanitario Nazionale, è stato istituto un apposito strumento per prevenire il fenomeno o agire se l’inadempienza dovesse proseguire nonostante le allerte ministeriali.
Il decreto ha infatti stabilito alcune soglie massime, entro le quali si darà la possibilità alle aziende sanitarie regionali di mettersi in regola, 30 giorni per la prima segnalazione e ulteriori 60 o 90 in caso di situazione persistente senza soluzioni, poi scatterà un provvedimento statale che potrà arrivare anche ad un vero e proprio commissariamento con acquisizione delle competenze specifiche fino a quando non si tornerà alla normalità. Il processo sarà monitorato da una apposita piattaforma nazionale integrata ai Centri Unici di Prenotazione CUP, nella quale verranno inserite tutte le priorità e gli eventuali casi più problematici.
Riduzione liste d’attesa, via al decreto sui poteri sostitutivi, ecco quando lo Stato può intervenire sulle inadempienze delle regioni
Riduzione tempi liste d’attesa, con il nuovo decreto in accordo con le Regioni, il Ministero della Sanità ha proposto interventi risolutivi nei casi più difficili in caso di criticità persistenti nelle aziende sanitarie e ospedali pubblici e privati. I poteri sostitutivi potranno subentrare qualora l’ente regionale non dimostri di aver sanato le problematiche evidenziate, dopo due allerte e un massimo di 120 giorni concessi per cercare di risolvere la situazione. Inoltre scatterà il monitoraggio di tutti i processi e dei tempi, differenziati per codice di priorità, che sarà effettuato tramite la piattaforma nazionale e documentato in specifiche relazioni nelle quali andranno segnalati tutti gli interventi, compresi quelli di ispezione effettuati dai Nas, con i dettagli di tutti i costi.
Il raggiungimento dell’intesa è stato commentato positivamente sia dal Ministro Schllaci che dal presidente della Conferenza Regioni e Province Fedriga, entrambi hanno infatti dichiarato che la piena attuazione della legge permetterà ai cittadini di ottenere un servizio migliore e in tempi più brevi, una misura più che necessaria, viste anche le ultime statistiche dell’Istat che mostrano che nell’ultimo anno almeno 4 milioni di pazienti sono stati costretti a rinunciare alle cure a causa del mancato abbattimento delle liste.