Lite a “Dritto e Rovesci”o, trasmissione di Rete 4 condotta da Paolo Del Debbio, fra i giornalisti Mario Adinolfi e Karima Moual: è accaduto nel corso della puntata di ieri, giovedì 18 giugno 2020, nella quale i due si sono scontrati sulle questioni connesse ai “provvedimenti” contro il razzismo che vengono adottati in Europa e nel mondo dopo l’uccisione del 46enne afroamericano George Floyd da parte della polizia a Minneapolis, negli Stati Uniti d’America. Il diverbio è nato in seguito a un servizio mandato in onda, nel quale si è parlato della decisione della Svizzera di ritirare dal commercio i cioccolatini “Moretto” in quanto caratterizzati da un nome che avrebbe potuto offendere gli uomini e le donne di colore. Al loro posto, ora, nei supermercati elvetici si trova un’alternativa con un’altra denominazione e anche nei punti vendita italiani posti al confine con la Svizzera si presenta lo stesso problema. Ma davvero il nome “Moretto”, dato a un cioccolatino, può risultare offensivo per una persona di colore?
LITE ADINOLFI-MOUAL SUL RAZZISMO
Al termine del servizio, la regia di “Dritto e Rovescio” ha “riportato” i telespettatori in studio, dove da una parte sedeva Mario Adinolfi e, dall’altra, Karima Moual. I due hanno cominciato a battibeccare dopo le affermazioni del primo in riferimento a quanto appena visto: “La questione del ‘Moretto’ fa parte di un oceano di fregnacce senza senso, senza costrutto, senza ragionamento storico, utili solo a stare dietro a una moda che sarà transitoria. L’Italia non è un Paese dove la polizia uccide i neri! Si abbia rispetto della grandezza e della tolleranza di questo Paese cristiano”. Un punto di vista che non ha incontrato propriamente il favore della giornalista Moual, la quale, alzando la voce, ha replicato ad Adinolfi: “Ma quale moda? Ci sono persone che muoiono! È allucinante tutto questo! In Italia i neri muoiono nei campi carbonizzati!”. E ancora: “Adinolfi, Lei spreca la sua intelligenza. Avanti, dica qualche altro slogan: mi sa che non ne ha detti abbastanza…”.