Duro scontro in diretta televisiva avvenuto ieri sera fra Fabio Caressa, notissimo giornalista di casa Sky Sport, e il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini. Gli animi erano evidentemente tesi in casa rossoblu dopo il clamoroso zero a zero contro il Venezia che ha condannato i sardi alla retrocessione in Serie B e alla contemporanea permanenza nella massima serie della Salernitana, ma nessuno si sarebbe mai atteso una lite così clamorosa. Tommaso Giulini si è presentato ai microfoni della tv di Sky analizzando i motivi della retrocessione della sua squadra, per poi lanciare una frecciata: “In questa settimana c’è qualcuno che non ci ha voluto bene, perché si parlava di smantellamento e alla squadra queste cose non fanno bene”.
Quindi l’attacco diretto a Fabio Carssa: “A te non rispondo, Caressa, perché tu sei il primo che ci ha fatto un’infamata”. Il giornalista di Sky, rimasto di stucco, chiede chiarimenti: “In settimana hai detto che avremmo venduto la società, senza verificare né chiedere niente a nessuno”. Ma Caressa non ci sta a finire sul banco degli imputati: “Ho semplicemente riportato una notizia che mi era arrivata e che era stata controllata dai nostri giornalisti. Se lei ritiene, Giulini, che riportare una notizia è un’infamata, allora mi spiego tante cose e forse lei ha una visione del calcio e del mondo che non è molto attuale”.
LITE FABIO CARESSA TOMMASO GIULINI IN DIRETTA TV: “ORA E’ COLPA DI SKY SE SIETE RETROCESSI…”
Quindi il giornalista rincara la dose: “Per esempio, parlo in modo chiaro anche io, le chiedo se cambiare tre allenatori non è stata una delle cause della retrocessione”. Giulini replica, ma Caressa a sua volta risponde stizzito (“Si, certo”), ed è a quel punto che la situazione degenera: “No, Caressa, lei ‘sì certo’ non me lo dice!”, per poi togliersi l’auricolare e abbandonare l’intervista.
Il collega di Sky ha chiosato con un eloquente: “Ora è colpa di Sky se siete retrocessi…”. In ogni caso, come sottolinea anche La Gazzetta dello Sport, vanno riportate le parole di Giulini prima che il tutto degenerasse: “Dopo la cessione di Nicolò Barella, abbiamo deciso di fare un salto in avanti nell’anno del centenario del Cagliari. Abbiamo preso giocatori importanti e abbiamo aumentato di molto il monte ingaggi. Questa strategia non ha funzionato nemmeno con allenatori di successo come Eusebio Di Francesco e Walter Mazzarri e me ne scuso con tutti i tifosi”.