Anche Papa Leone avrà uno stipendio, una cifra mensile che gli spetta di diritto.
Lo stipendio del Papa è un tema che incuriosisce molti, soprattutto dopo la recente nomina del nuovo pontefice, Leone XIV
Papa Leone XIV è il 267º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 9º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d’Italia, oltre ad essere il primo papa nella storia, di origine statunitense. Una persona che ha dedicato la sua vita alla fede e che arriva dopo l’amatissimo Papa Francesco, “il papa del popolo” che rimarrà nel cuore di molti, soprattutto per la sua vicinanza e il suo impegno nei confronti dei più bisognosi e dei marginalizzati.
Eletto l’8 maggio scorso è il Papa “nuovo” e come tale si vuole scoprire molto sul suo conto anche di quel dettaglio materiale che non dovrebbe riguardare il mondo spirituale ma che rimane un aspetto importante nell’ambito della Chiesa, parte di un dibattito che va avanti da secoli.
Senza entrare nel merito, i papi percepiscono uno stipendio, un diritto che spetta loro da tradizione e che ha suscitato sempre curiosità, benché non sia sbandierato ai quattro venti. Anche Leone XIV dovrà essere stipendiato, a meno che non prenda la stessa decisione del suo predecessore che rifiutò l’entrata mensile.
Quanto guadagna Papa Leone XIV
Secondo le indiscrezioni il Papa percepisce una retribuzione mensile di 2.500 euro, una cifra che è al di sopra della media dello stipendio di un operario, percepita in passato anche da Benedetto XVI, ma non da Papa Francesco, il quale l’ha rifiutata sin dall’inizio del suo pontificato, scegliendo uno stile di vita sobrio, coerente con il nome da lui scelto – Francesco – in omaggio al Santo di Assisi, simbolo di povertà e umiltà.

Una scelta che ha lanciato anche un messaggio importante, un altro segno profondo di Bergoglio al Pontificato che da pochi giorni si appresta ad aprire un nuovo capitolo. E’ bene ricordare che il Papa è una figura importantissima e che non sostiene spese personali, poiché vive in Vaticano con tutti i servizi garantiti. Ovviamente i viaggi, la sicurezza e le attività ufficiali sono coperti dallo Stato vaticano.
Anche per questo motivo, la rinuncia di Bergoglio è stata un gesto altamente simbolico, volto a sottolineare che la vera ricchezza del Papa deve risiedere nella fede e nel servizio, non nei privilegi materiali.
Con l’arrivo di Papa Leone XIV, la questione si resetta, ma si riapre una domanda ancora più importante rispetto alla scoperta della cifra in sé, che adesso passa quasi in secondo piano. La domanda che viene posta oggi è se Papa Leone XIV sceglierà anche lui di rinunciare allo stipendio, seguendo l’esempio del suo predecessore, o ristabilirà la tradizione? Al momento non c’è la risposta e non è detto se mai arriverà. Sicuramente ogni Papa è libero di decidere se usufruire di questo diritto oppure no.