SUNETRA GUPTA BOCCIA I LOCKDOWN: IL BILANCIO
I lockdown hanno arricchito le élite e danneggiato i vulnerabili: è questa la conclusione che ha raggiunto l’epidemiologa Sunetra Gupta, la cui analisi sull’efficacia di questa misura è finita tra i saggi scelti per il libro “Critica della ragione pandemica“. La professoressa di epidemiologia teorica all’Università di Oxford ha offerto un contributo con la sua analisi sull’efficacia dei lockdown e i suoi danni collaterali, grazie a uno studio che si basa anche su dati raccolti tra il 2020 e 2022. Ha concluso che quella misura si è rivelata inutile nel controllo dell’evoluzione della pandemia, per le caratteristiche del coronavirus, e dannosa per il suo impatto a livello socio-economico.
Nel suo intervento, di cui La Verità ha pubblicato una parte, ha precisato che né lei né i colleghi Martin Kulldorff e Jay Bhattacharya, con cui scrisse la Great Barringon Declaration, negavano il Covid e la sua pericolosità, ma proponevano una soluzione differente rispetto ai lockdown, i cui costi erano enormi, non solo a livello economico.
Il quadro era chiaro: erano noti i vulnerabili e dalla biologia del virus si era compreso che, visto che si acquisiva l’immunità con l’infezione, si poteva sfruttare ciò per sviluppare un vaccino, sebbene questo avrebbe agito solo per proteggere dalle conseguenze della malattia, non avrebbe impedito di certo il contagio. La loro proposta era quella di puntare sulla “protezione mirata“.
COME FUNZIONA LA “PROTEZIONE MIRATA”
La soluzione proposta dai tre scienziati si concentrava sulla protezione dei vulnerabili, usando tutte le risorse disponibili, ma lasciando che la popolazione restante continuasse a svolgere la sua attività. Così si sarebbe accumulata immunità, senza mettere in pericolo i vulnerabili e l’economia, raggiungendo un sufficiente livello di immunità. Del resto, se i non vulnerabili si fossero infettati, avrebbero accumulato immunità. Quindi, il senso di questa proposta era proteggere i vulnerabili fino a quando non si riusciva a ridurre il rischio della loro esposizione.
Ma alla loro proposta si oppose la comunità scientifica, infatti la professor Sunetra Gupta cita una lettera, “John Snow Memorandum“, pubblicata dalla rivista scientifica The Lancet, che contestava quanto sostenevano i tre scienziati. Eppure, si sapeva come si comportano i coronavirus: “Non c’era nulla riguardo il Sars-CoV-2 che indicasse che non avremmo acquisito l’immunità naturale“.
Anche perché altrimenti non sarebbe servito alcun vaccino. Inoltre, l’epidemiologa ha citato le conoscenze del suo settore per segnalare che, a che se l’immunità non dura per sempre, ciò non impedisce di raggiungere un equilibrio endemico, di cui ad esempio godiamo per gli altri coronavirus.
“DIETRO LA CRISI ECONOMICA ATTUALE GLI SPRECHI DEL LOCKDOWN”
Alla fine, si è scelto di puntare sui lockdown senza fermare la diffusione della malattia, perché non essendo stato totale, il virus ha continuato a circolare; inoltre, è stato causato un divario sociale e sono stati danneggiati anche i bambini. “In gran parte del mondo sviluppato i lockdown non hanno fatto altro che proteggere l’élite, e le misure di lockdown non hanno fatto altro che trasferire ricchezza dai poveri ai ricchi“. Ma la professoressa Sunetra Gupta si è spinta oltre, concludendo che la straordinaria cristi del costo della vita sia dovuta principalmente al denaro sprecato con gli “inutili lockdown“.