Lombardia, mascherine obbligatorie fino al 30 giugno/ Fontana: “Ancora uno sforzo”

- Carmine Massimo Balsamo

Lombardia, mascherine obbligatorie sino al 30 giugno: l’annuncio arriva direttamente dal governatore della Regione, Attilio Fontana.

Conferenza stampa Giunta Lombardia Attilio Fontana, governatore di Regione Lombardia (Foto LaPresse)

In Lombardia mascherine obbligatorie fino al 30 giugno 2020: questa la decisione dell’amministrazione guidata da Attilio Fontana. Intervenuto su Facebook con un lungo post, il governatore ha parlato di «una decisione difficile», supportata però dalle evidenze scientifiche e dallo studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J Molina dell’Università della California. Come vi abbiamo raccontato, infatti, la ricerca statunitense – pubblicata sulla rivista scientifica americana delle scienze (Pnas) – mette in risalto che grazie all’utilizzo delle mascherine sono stati evitati 78 mila contagi e altre vittime per coronavirus.

«Ho chiesto questo ulteriore sacrificio ai lombardi, che dovranno sopportare anche il caldo di giugno ma non possiamo abbassare la guardia, non possiamo cedere ad un virus subdolo, invisibile e sempre pronto a colpirci», ha aggiunto Attilio Fontana, che ha poi mandato un messaggio direttamente a tutti coloro che hanno criticato la gestione dell’emergenza sanitaria da parte della sua amministrazione: «Il tempo è galantuomo e dopo le offese, gli insulti e le minacce la verità sul buon operato della Regione Lombardia sta emergendo dalle inchieste e dai dati ufficiali».

 

 

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Ho deciso di mantenere l’obbligo delle mascherine sino al 30 giugno, un decisione difficile ma supportata da evidenze scientifiche e dal recente studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina dell’Università della California. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica dell’accademia americana delle scienze (Pnas), afferma che grazie all’uso delle mascherine abbiamo evitato 78.000 contagi e ovviamente altre vittime. Ho chiesto questo ulteriore sacrificio ai lombardi, che dovranno sopportare anche il caldo di giugno ma non possiamo abbassare la guardia, non possiamo cedere ad un virus subdolo, invisibile e sempre pronto a colpirci. Il tempo è galantuomo e dopo le offese, gli insulti e le minacce la verità sul buon operato della Regione Lombardia sta emergendo dalle inchieste e dai dati ufficiali. Restano i pochi incivili da tastiera a promuovere infondate tesi complottiste, false e prive di ogni ragionevole fondamento mentre la verità sta emergendo con tutta la sua forza. Andiamo avanti, grazie

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