La scomparsa di Mauro Bellugi ha lasciato un vuoto nei suoi tifosi e nel cuore di Loredana Zucchi, la sua seconda moglie che, lo scorso dicembre, durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Barbara D’Urso, ricordò il dramma dell’amputazione subita dall’ex calciatore. Gli ultimi mesi non sono stati facili per Mauro Bellugi come ha ricordato la stessa Loredana che, di fronte all’amputazione, ha ammesso di aver visto il mondo crollare. “Quando ho chiesto se ci fosse un’alternativa e loro mi hanno detto di no, è come se fossi morta io!”, aveva detto a Live Non è la D’Urso. Nel giorno dell’ultimo saluto all’ex calciatore, la moglie di Bellugi sta affrontando il proprio dolore circondata dall’affetto di amici e parenti (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Loredana Zucchi ricorda il dramma del marito Bellugi
Loredana Zucchi, detta “Lory”, è stata la seconda moglie di Mauro Bellugi, l’ex calciatore scomparso lo scorso 20 febbraio 2021. A novembre 2020, dopo aver contratto il Covid-19, Bellugi è stato sottoposto a un intervento per l’amputazione di entrambe le gambe. Al suo fianco in questi mesi difficili c’è sempre stata la moglie Lory: “Ho visto un 25enne morire. Anche senza le gambe mi basterà la mia Lory”, aveva detto l’ex giocatore dell’Inter al Corriere della Sera un mese dopo l’amputazione. Lo scorso dicembre Lory Bellugi ha raccontato al Corriere della Sera l’inizio del calvario del marito, il 4 novembre 2020: “Un medico mi chiamò per informarmi che era stata compromessa la circolazione periferica delle gambe. Lui mi gelò: “non c’è molto da fare”. Mi crollò il mondo addosso, non volevo credere che non esistesse una soluzione alternativa”.
Lory Belluggi: la moglie dell’ex calciatore dell’Inter
Mauro e Lory Belluggi hanno ricevuto anche il sostegno dell’Inter, in cui l’ex calciatore giocò tra il 1969 e il 1974: “Si sono comportati come una famiglia. Da Massimo Moratti a Beppe Marotta. Si sono dimostrate persone speciali”, ha rivelato la signora Bellugi. In quei giorni difficili, Lory non poteva stare in ospedale con Mauro Bellugi né andarlo a trovare: “Dopo il primo intervento alla gamba destra, ricevetti una chiamata da un numero che non conoscevo. Rispondo ed era lui! Si era fatto prestare il telefono dal vicino di letto. Ha un grande spirito, una forza enorme”, ha detto al Corriere della Sera. E ha aggiunto: “Mauro un giorno mi ha chiesto se quel che restava dei suoi arti mi faceva impressione. Gli ho risposto di no. Meglio sdrammatizzare piuttosto di enfatizzare. È la nostra forza”. Purtroppo, nonostante il suo spirito, Mauro Belluggi non ce l’ha fatta e si è spento a 71 anni all’ospedale di Niguarda, a Milano, dove era ricoverato.