Chi ha trovato il cadavere di Lorenzo Pucillo, il medico sportivo 70enne ucciso a Pescopagano (Potenza), avrebbe descritto qualcosa che potrebbe collegarsi alla pista di un movente passionale. Mentre gli inquirenti continuano la ricerca di eventuali tracce biologiche che possano condurre alla firma dell’assassino (al vaglio un presunto Dna da comparare con quello di parenti, amici e conoscenti della vittima), spunta il racconto del testimone, riportato da Ore 14, sulle condizioni in cui il corpo del medico sarebbe stato rinvenuto, descritto con “i pantaloni abbassati e le braccia sollevate“. Elementi che potrebbero confortare la pista passionale, ma anche quella di un successivo spostamento del cadavere dal luogo in cui si è consumato il delitto. Al momento tutto appare possibile e le indagini sull’omicidio procedono nel massimo riserbo.
“Che male può aver fatto per giustificare un crimine così violento?” si chiede un conoscente della vittima, e attorno a questo interrogativo ruota una parte importante dell’inchiesta. Chi poteva volere la morte di Lorenzo Pucillo? Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo sarebbe stato colpito con un’arma da fuoco, si penserebbe ad un fucile, a una distanza non ravvicinata prima di essere raggiunto forse da alcune bastonate e finito con un colpo alla gola.
Lorenzo Pucillo: caccia all’arma del delitto e al Dna del killer
Gli inqirenti sono tornati sulla scena del ritrovamento del cadavere di Lorenzo Pucillo alla ricerca dell’arma del delitto, non ancora trovata. L’attenzione investigativa si sarebbe focalizzata su alcune tracce di Dna che potrebbero cristallizzare l’identità dell’assassino, ma al momento tutto resta avvolto nel massimo riserbo per preservare l’eventualità di una imminente svolta. Lorenzo Pucillo sarebbe stato trovato senza vita in un terreno di sua proprietà a Pescopagano e ora è caccia al killer, mentre filtrano i racconti di chi lo conosceva e di chi avrebbe fatto la macabra scoperta.
L’inchiesta sulla morte di Lorenzo Pucillo, aperta a carico di ignoti, avrebbe già registrato un primo passaggio cruciale con l’esclusione dello scenario di un incidente: inizialmente, infatti, si pensava che Lorenzo Pucillo potesse essere morto dopo una caduta tra quei campi, ma il quadro di un efferato delitto sarebbe emerso in tutta la sua evidenza all’esito dell’esame autoptico. Poche ore fa i funerali del medico, un ultimo saluto tra sconcerto e dolore nella cornice di una certezza pesantissima: il killer ancora a piede libero.