L'attrice e showgirl Lory Del Santo non ha avuto un'infanzia facile. Tante difficoltà in giovanissima età nel rapporto con la madre Clorilda.
Lory Del Santo sarà una delle protagoniste della trasmissione Storie di Donne al Bivio, in programma nel weekend. La donna racconterà parte della sua vita e non potrà mancare un capitolo dedicato alla sua infanzia, sicuramente non un periodo semplice per la piccola Loredana. Andiamo a vedere meglio chi erano i genitori della nota attrice e showgirl.
Antonio e Clorinda Del Santo sono i genitori di Lory e di sua sorella Paola. La sua storia non è stata semplice, in primo luogo lei ha vissuto in una famiglia molto umile, potremo dire povera e fin dagli inizi ha dovuto fare i conti con gli stenti; la sua vita poi è stata subito in salita visto che ha vissuto una tragedia pochi anni dopo la sua nascita.
Loredana aveva solo 3 anni quando suo padre mori’, l’uomo – un contadino che lavorava nelle compagne – venne a mancare a causa di un incidente stradale e da quel momento la vita di Lory Del Santo e di tutta la sua famiglia è stata ancora più complicata. Il rapporto con il padre non c’è praticamente stato mentre quello con la madre Clorilda è stato piuttosto complicato.
Lory Del Santo e le difficoltà costanti nel rapporto con la madre
Quando lei e sua sorella erano piccole la madre è dovuta andare a lavorare che aveva solo 25 anni. I rapporti con lei erano piuttosto gelidi e Lory Del Santo ha raccontato come vivevano ai microfoni di Vanity Fair: “E’ sempre stata molto rigida e fredda nei mie confronti, potrei dire al limite della cattiveria”.
Un rapporto che – definisce Lory – era basato su sospetti e dicerie e l’attrice ha svelato: “Mi schiaffeggiava senza motivo, io ero per lei sempre colpevole a prescindere dalla realtà“. Un rapporto durissimo negli anni che è migliorato solo recentemente con Clorinda che ha subito un ictus e che è rimasta paralizzata su una sedia a rotelle.
Parlando del rapporto con quest’ultima Lory Del Santo ha concluso: “Ha avuto un ictus per metà paralizzante ed è stata costretta ala sedia a rotelle. Non so cosa sia successo, ma da quando non parla più come prima (lo fa solo a tratti), mi sorride e mi manda baci”. Ormai le cose sono cambiate e la donna chiude il discorso sofferente chiarendo: “L’ho perdonata alla luce della sofferenza che sta vivendo, la malattia l’ha resa fragile ed ha bisogno dell’aiuto altrui”.
