Luca Carboni tra i protagonisti della puntata speciale di Techetechetè in onda oggi, giovedì 27 agosto 2020 su Raiuno. Si tratta di una puntata dal titolo “Stessa spiaggia stesso mare” in cui vengono riproposte alcune hit del passato dedicata al mare. Tra queste non può certo mancare la bellissima “Mare mare”, canzone del 1992 con cui il cantautore bolognese ha trionfato al Festivalbar 1992. Una canzone tipicamente estiva, ma al tempo stesso dal sapore nostalgico proprio come sono le canzoni estive che è sicuramente tra i successi più importanti della carriera del cantautore. “Son partito da Bologna con le luci della sera, forse tu mi stai aspettando mentre io attraverso il mondo” canta nell’inciso Carboni prima di arrivare al ritornello che ancora oggi è tra i più contagiosi e canticchiati di sempre. Il mare è sempre stato protagonista delle canzoni di Luca Carboni che, intervistato da Famiglia Cristiana (data 16 luglio 2018) ha raccontato: “non l’ho mai visto, nemmeno da ragazzino, come un posto in cui andare in vacanza e passare il tempo sotto l’ombrellone, ma sempre come una cattedrale, un luogo in cui ritemprare lo spirito. Ho una piccola barca con cui mi piace andare al largo e contemplare lo spettacolo che mi circonda: mi dà una carica fortissima. Ne parlo anche in una canzone di quest’ultimo disco, Prima di partire”.
Luca Carboni e la strage di Bologna: “ero lì”
Luca Carboni è da sempre legato alla sua città Bologna e quest’anno, in occasione del 40esimo anniversario della strage avvenuta nella capitale emiliana il 2 agosto del 1980, il cantautore ha voluto ricordare quella tragedia con un lungo messaggio publicato sui social. Il cantante di “Mare mare”, infatti, quell’anno si trovava proprio nei pressi dove è avvenuta la strage come ha raccontato nel post: “avevo quasi 18 anni e per dedicarmi ancora di più al sogno di fare musica con la mia band, comprare strumenti, impianto audio per i concerti avevo cominciato a lavorare come commesso in un negozio di calzature e abbigliamento di lusso del centro di Bologna: “Beltrami” in via Rizzoli”. Non solo, sul finale l’artista ha aggiunto: “non avevo ferie e in agosto ero lì. Sabato 2 stavo andando a fare una consegna proprio in fondo a via dell’Indipendenza verso la Stazione. Davvero pochi metri in linea d’aria”. Impossibile dimenticare quell’esplosione e la grande paura: “fui investito dall’impatto senza capire cosa fosse. Un vuoto d’aria. Poi tornando in negozio la scoperta della tragedia. Immensa, indicibile. Le vittime…L’estate non c’era più. C’era solo l’inferno”.