Tra le vicende affrontate da Luca Palamara durante la sua intervista a “Non è l’Arena” c’è anche quella che riguarda la nomina di Francesco Basentini a capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP). Massimo Giletti ha infatti mandato in onda il testo di una conversazione che si è scambiato con Maria Casola, altra toga di Unicost. «Basentini che corrente è?», chiede all’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati. E lui risponde: «È del nostro concorso, vicino a noi, bravo ragazzo, cugino di Speranza di LeU, molto amico di Pucci. Che lo ha voluto». Quindi c’è la parentela col ministro della Salute e l’amicizia col vice capo di gabinetto del ministro della Giustizia. Quando il conduttore gli chiede di commentare questo scambio, Palamara ha premesso: «Rispondo volentieri dei fatti di cui sono a diretta conoscenza. E sono a diretta conoscenza solo del rapporto esistente tra il dottor Pucci e il dottor Basentini e tra il dottor Pucci e il ministro Bonafede. Non potrei riferirle fatti che non conosco».
LUCA PALAMARA SULLA NOMINA DI BASENTINI AL DAP
«Bonafede era padrino di battesimo del figlio di Pucci? Ed era stato testimone di nozze? C’è questa roba qua…», ha chiesto Massimo Giletti a Luca Palamara. «Sapevo che c’era un rapporto stretto tra Pucci e Bonafede», ha risposto l’ex magistrato nell’intervista a La7. E poi ha aggiunto: «Possibile che Pucci davvero lo abbia nominato?». Ma Palamara non si è sbilanciato: «Questo davvero non sono in grado di dirlo». Allora il conduttore di “Non è l’Arena” ha provato a incalzarlo: «Beh, Basentini era vicino a lei come corrente». E infatti Palamara ha confermato: «Basentini è sempre stato vicino alla nostra area culturale». Giletti allora gli ha chiesto come mai abbia ottenuto l’incarico al posto di Nino Di Matteo, che è un pm con una carriera molto importante. «Me lo posso essere chiesto in privato, ma sulla modalità specifica per la quale Basentini è andato a dirigere il Dap non so, a parte quello che le ho detto», ha replicato Palamara.