«Lui mi sta dando questa forza, me lo sento dentro». Così Alfonso Sacchi parla del figlio Luca, ucciso a Roma da un colpo di pistola la notte tra il 23 e il 24 ottobre. «Ora chiedo solo giustizia. Luca non meritava questo». La moglie è disperata e a “La Vita in Diretta” si appella continuamente alla fidanzata del figlio. «Io metto addosso tutto di Luca. Ti prego Anastasya…». A proposito delle dichiarazioni della mamma di Del Grosso, uno dei due killer, la signora Tina ha spiegato: «Posso accettare le scuse della mamma, ma mio figlio non girava con una pistola. E ora mio figlio non c’è. Lei può andare a trovare suo figlio. Un giorno potrà anche riscattarsi, io invece vedrò mio figlio quando morirò. Lei questo non lo può immaginare». Poi è intervenuto l’avvocato Armida Decina ha rivelato: «In questi giorni verranno risentiti i testimoni. Ci sarà anche l’audizione di Anastasya e Giovanni. Non si punta il dito contro nessuno, ma quello che dispiace è l’anonimato che trapela in ogni gesto». E fa riferimento al gesto del rombo di motore: «Forse era il caso che si fermassero, si togliessero i caschi e andassero insieme alla famiglia a piangere. Quello che c’è dietro questo gesto non è comprensibile. Chiediamo che esca la verità su quanto accaduto quella sera». (agg. di Silvana Palazzo)
I GENITORI DI LUCA SACCHI A “LA VITA IN DIRETTA”
I genitori di Luca Sacchi urlano il dolore straziante per la morte del figlio a “La Vita in Diretta”. Per la prima volta parla anche la madre, la signora Tina. «Capite le nostre difficoltà, non siamo abituati alle telecamere e poi è dura con questo dolore», dice subito Alfonso Sacchi. Poi lo ricorda ai telespettatori, visto che sono tante le voci che stanno circolando in questi giorni. «Luca era un ragazzo d’oro, come ho già detto. Era pulito e generoso, amava lo sport. La sua passione era la palestra. Dove c’era una sfida c’era lui». Interviene allora la mamma che scoppia a piangere: «Lui era un ragazzo sano e buono. Il figlio che tutte le mamme avrebbero voluto avere». Gioioso e sempre pronto allo scherzo: i genitori lo descrivono come un giovane dall’animo gentile. La signora Tina spiega poi cosa le ha fatto più male di quello che si è detto: «Non aveva niente a che fare con la droga. Non metto solo la mano sul fuoco, tutto il corpo. Non era questo Luca». La coppia chiede dunque la verità sull’omicidio.
LUCA SACCHI, IL DOLORE STRAZIANTE DEI GENITORI
«Voglio sapere perché non ho più mio figlio a casa. Perché è morto? Questo voglio sapere», urla in lacrime la mamma di Luca Sacchi. I genitori del ragazzo ucciso a Roma hanno poi parlato di Anastasya Kylemnik, fidanzata del figlio. «Il clamore mediatico lo stanno creando lei e Giovanni Princi (amico di Luca, ndr)», dice il padre di Luca Sacchi a “La Vita in Diretta”. «Non erano amici di infanzia. Si sono conosciuti all’ultimo anno liceo, poi hanno perso i contatti e si sono ritrovati in estate per la passione delle moto». La signora Tina invece ha aggiunto: «Spero con tutto il cuore che lei non c’entri niente. Per noi era come una figlia. Faceva tutto quello che voleva a casa. All’inizio era timida e noi le abbiamo aperto il cuore». La mamma di Luca Sacchi ha poi svelato un retroscena: «Una sera l’ho chiamata per sapere come era andata con l’avvocato, mi preoccupavo per lei, pensavo fosse spaventata. Lei mi ha detto che era arrivata in quel momento. Mi ha detto che sarebbe venuta a casa, ma non è venuta e non mi ha più chiamata».
“ANASTASYA? È SPARITA, ORA ABBIAMO DEI DUBBI”
La signora Tina parla poi del messaggio che Anastasya Kylemnik ha mandato loro il giorno del funerale di Luca Sacchi, con il quale li avvisava che non avrebbe partecipato al funerale del fidanzato. «Quel messaggio non è suo, io la conosco e so che non è possibile». Poi si lancia in un appello accorato per la ragazza: «Tu sai che non so come fare ad andare avanti senza Luca. Ti prego, aiutami. Dì la verità, che Luca non c’entra niente. Anastasia ti prego, lo sai come era Luca. Sto andando avanti a psicofarmaci, aiutaci». I due hanno commentato poi un particolare avvenuto a margine del funerale: si sono presentati dei ragazzi in moto. «Una era la fidanzata di Giovanni Princi, quello con la moto senza targa è Giovanni. Non dovevano fare questa cosa. Se dovevano fare qualcosa per Luca dovevano fare un giro senza i caschi. Gira col giubbotto di mio figlio, me lo devi ridare». Il padre ha proseguito: «Sono passati e sono fuggiti. Ma cosa fanno?». Ora non sanno se la fidanzata c’entri qualcosa. «Anastasya era una brava ragazza, non so se c’entra. Federico prende delle pasticche per dormire. Parla, dì qualcosa. Io ora avrò mio figlio con le ceneri in camera».