Luca Tommassini aggredito e rapinato a Roma/ “Li ho supplicati di non uccidermi”

- Anna Montesano

Luca Tommassini rapinato in casa a Roma e aggredito. Il coreografo terrorizzato: “Mi hanno puntato una pistola alla gola”

luca-tommassini Luca Tommassini

Momenti di grande paura per Luca Tommasini. Il famoso coreografo stava rientrando nella sua abitazione romana a Trastevere quando è stato aggredito da una banda di malviventi. Tommassini rientrava a casa intorno alle ore 23 quando si è ritrovato di fronte ad un gruppo di ladri armati di pistole, mazze e picconi che stavano tentando un furto con scasso nella sua abitazione. Stando a quanto racconta l’Ansa, il coreografo si è trovato di fronte ai malviventi prima sulla porta di casa e poi sull’ingresso del condomino. Terrorizzato ha allora iniziato a fuggire per le scale, ma è stato poi immobilizzato da due rapinatori che gli hanno puntato una pistola in faccia e una alla gola.

Luca Tommassini, rapina in casa: “Mi hanno puntato la pistola alla gola”

Luca Tommassini ha raccontato: “Avevano un borsone, accette, picconi, e non so che altro, mi spingevano, strattonavano”. Terrorizzato, il coreografo ha chiesto ai malviventi di non aggredirlo: “Li ho supplicato di non uccidetemi, mi hanno puntato la pistola alla gola – ha spiegato -. Poi sono arrivate per fortuna le volanti, ma sono stato un’ora in balia di di questi folli”. A Tommasini è stato portato via dai ladri il cellulare, insieme alle chiavi di casa e dell’allarme.







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