Sono gravissime le accuse nei confronti dell’ex ciclista Lucho Herrera, fra gli atleti più in voga nella sua categoria negli anni ’80. Come rivela il Corriere della Sera, il ciclista colombiano, oggi 64enne, è accusato di essere il mandante di ben quattro omicidi, i suoi vicini di casa. I fatti risalirebbero a più di 20 anni fa, precisamente al 2002, e il sospetto è che il due volte vincitore del Tour de France e trionfatore della Vuelta (il giro di Spagna) nel 1987, li abbia fatti uccidere per appropriarsi dei loro terreni.
Stando a quanto si legge su El Cronista, quotidiano colombiano, a pesare contro Lucho Herrera vi sarebbero le testimonianze di due ex paramilitari, che avrebbero ricevuto del denaro dall’ex ciclista proprio per uccidere le 4 vittime. I due killer sarebbero stati a loro volta ingannati visto che il campione colombiano avrebbe detto loro che i 4 da uccidere erano dei guerriglieri: le vittime sono state così sgozzate e fatte a pezzi, ma solo in seguito i due paramilitari hanno scoperto la verità.
LUCHO HERRERA, LE ACCUSE DEI KILLER: “ECCO COSA CI DISSE…”
Uno dei due killer si chiama Luis Florez, già condannato a inizio mese, e nel corso del processo ha puntato il dito nei confronti di Lucho Herrera, accusandolo di avergli dato un bel po’ di denaro in cambio dell’omicidio. “Ci diede due buste”, racconta il militare, e in una di queste c’erano le foto delle quattro persone da uccidere: “ci disse che erano dei guerriglieri che volevano rapirlo”.
Nell’altra busta c’era l’equivalente in pesos di circa 81.000 euro “Erano suoi vicini di casa”, aggiunge ancora il condannato, precisando che i 4 vivevano in una proprietà confinante con quella dell’ex ciclista colombiano. A incastrare Lucho Herrera anche la testimonianza di altri due paramilitari, che hanno raccontato come furono uccisi i quattro poveretti: sgozzati con un machete, quindi fatti a pezzi e poi seppelliti in un terreno vicino alla strada che da Novilleros porta a La Aguadita. Il caso sta facendo non poco discutere in Colombia visto che l’ex ciclista, come sottolinea il quotidiano di via Solferino, è considerato un vero e proprio eroe in patria. Lui ovviamente si dice totalmente estraneo ai fatti, spiegando di non essere coinvolto e di essere pronto a contattare un avvocato per capire il da farsi.
LUCHO HERRERA RIMANDA AL MITTENTE LE ACCUSE DI OMICIDIO
I famigliari delle vittime, invece, chiedono che le indagini si chiudano il prima possibile per accertare se realmente Lucho Herrera abbia preso parte o meno a questo efferato pluri-omicidio. “Non ho mai fatto parte di un’organizzazione criminale né ho mai avuto intenzione di fare del male a nessuno”, ha affermato. “Ho dedicato la mia vita allo sport e, dopo il mio ritiro dal ciclismo professionistico, a lavorare onestamente”.
Stando al ciclista queste insinuazioni stanno macchiando la sua immagine e il suo nome: “Sarò disposto a rilasciare una dichiarazione pubblica una volta che avrò una conoscenza concreta e precisa delle accuse mosse a mio carico da persone che non conosco e potrò dimostrare la mia completa innocenza”.