MORTO LO STORICO E SAGGISTA LUCIO VILLARI
Un incidente domestico si è rivelato fatale per Lucio Villari: lo storico e saggista è morto all’età di 91 anni. Il decesso è sopraggiunto al Policlinico Gemelli di Roma, dove Villari era ricoverato da venerdì scorso dopo la caduta avvenuta in casa, per la quale aveva battuto la testa. Ad annunciare la morte sono stati i parenti dello storico, a partire dal nipote Francesco, che sui social ha parlato del decesso dello zio, definito “l’ultima colonna portante” della famiglia. Inoltre, ha rivelato che solo qualche settimana fa era morta la sorella Mirella. Dunque, ha colto l’occasione per auspicare che lo zio venga celebrato, essendo “uno dei più grandi intellettuali del dopoguerra“, ma chiaramente per la famiglia, che sta affrontando questo dolore, si tratta di una perdita incolmabile.
Tra i tanti meriti di Lucio Villari c’è quello di aver scritto un manuale per le scuole medie insieme al fratello Rosario che ha caratterizzato l’istruzione di diverse generazioni di studenti. Infatti, è stato stampato per vent’anni. Ma ha scritto diversi libri, in generale focalizzati tra il Settecento e il Novecento, ma aveva approfondito vari temi, in particolare si era soffermato sull’Unità d’Italia.
L’ULTIMO MONITO DI LUCIO VILLARI AGLI STORICI
Lucio Villari aveva insegnato Storia contemporanea all’Università Roma Tre, si era distinto per le sue grandi doti divulgative, ma anche per le sue analisi profonde. Oltre a scrivere diversi saggi, aveva collaborato con Rai Storia, diversi programmi televisivi e diversi giornali, tra cui Repubblica. Teatro e cinema erano alcune delle sue passioni dello storico, ricordato anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, per il quale è un punto di “riferimento per generazioni di storici“, uno studioso e intellettuale che coniugava “rigore scientifico e passione per la democrazia e la giustizia“.
Di recente a Repubblica era intervenuto per difendere Mattarella dagli attacchi della Russia, spiegando il motivo per il quale gli storici hanno taciuto di fronte a ciò: Villari ha ammesso una “profonda difficoltà” della categoria nella ricostruzione storica di quanto accaduto dalla Seconda guerra mondiale in poi, col rischio di incappare in un nuovo conflitto. “Bisogna ripartire dalla storia per trovare una strada che metta fine ai conflitti“, dichiarava qualche settimana fa.