Ludmilla Radchenko se la prende con la compagnia aerea su Instagram. Durante il suo ultimo viaggio verso l’Italia, l’artista russa ha vissuto non poche disavventure insieme ai suoi bambini. La rabbia l’ha portata ad affidare ai social un breve sfogo dall’aereoporto di Santorini, in Grecia: “Oggi non c’ho voglia di incaz*armi”, esordisce Ludmilla, “si sa perché”. “Ma cavolo, andata e ritorno con Neos Air sono più di 3 ore di ritardo, senza avviso, senza condizioni, allora non è il caso!”. Il tono è a dir poco nervoso. La Radchenko rimprovera agli addetti ai lavori di averli lasciati in una specie di “bunker“, senza possibilità di mangiare né di dormire. “Adesso siamo chiusi in un bunker con i bambini affamati, stanchi e assonati! Che compagnia di m…!”. Infine, Ludmilla si ripromette di non viaggiare mai più con loro: “Fate schifo, vergogna!”.
La vacanza di Ludmilla Radchenko rovinata dalla compagnia aerea
Ludmilla Radchenko non usa mezzi termini per denunciare quello che secondo lei è un grave disservizio. Tra i commenti, però, qualcuno la invita a non esagerare: “Mamma mia, sono cose che succedono… c’è di peggio nella vita, su”. “Ma sì, dai, può succedere. Ci sono cose molto peggiori che aspettare tre ore in aereoporto. Mi rendo conto che sia fastidioso ed è successo anche a me, ma non con la Neos. Comunque preferisco stare tre ore lì, piuttosto che in un ospedale. Non me la sentirei nemmeno di insultare la compagnia, perché in realtà ci possono essere mille motivazioni che provocano il ritardo di un aereo”. A parte chi racconta esperienze simili, incoraggiandola a chiedere il rimborso, c’è chi le suggerisce di fare più attenzione alla compagnia con cui viaggia: “Quando si prenota si sa che è così. Io la evito, non dico male dopo”.