LUKA MODRIC LASCIA IL REAL MADRID
È ufficiale: Luka Modric lascia il Real Madrid. Lo ha annunciato il club spagnolo: quella di sabato contro la Real Sociedad sarà l’ultima partita con la maglia della Casa Blanca per il centrocampista croato, diventato una delle leggende di una squadra leggendaria, dalla quale sono passati talmente tanti calciatori iconici che sarebbe lunghissimo citarne anche solo una parte. Oggi appare quasi irrisorio il prezzo che il Real Madrid pagò nel 2012 al Tottenham per assicurarsene le prestazioni: poco più di 40 milioni di euro per un giocatore che ha riscritto la storia. In attesa dell’ultimo match, parliamo di 590 partite con la stessa camiseta: quello che fa impressione è il palmarès, naturalmente da condividere con compagni straordinari. Abbiamo quattro campionati, due Coppe del Re, cinque Supercoppe di Spagna e, soprattutto, 6 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 5 Mondiali per Club.
In più la Coppa Intercontinentale dello scorso dicembre, tornata a chiamarsi così per la concomitanza del nuovo torneo FIFA. Il totale fa 28: per quanto riguarda Champions League e Supercoppa Europea sono anche record, sia pure condivisi. Luka Modric lascia il Real Madrid dopo 13 anni: il contratto non sarà rinnovato, dopo il ritiro dal calcio di Toni Kroos si chiude un altro favoloso capitolo per le Merengues, che nello spazio di tre anni ha dunque perso tutto il centrocampo che per sette stagioni è stato il grande punto di riferimento nel mondo (il terzo elemento è naturalmente Casemiro) vincendo cinque Champions League. Adesso, la domanda è naturalmente succosa: Modric ha detto addio al Real Madrid ma non al calcio, è un parametro zero e può scegliere la sua destinazione. Può diventare un’occasione di calciomercato?
MODRIC E LE OCCASIONI DI CALCIOMERCATO
Difficile dirlo, ma anche difficile pensare che possa essere così: certo, per quanto riguarda il “marketing” firmare uno come Luka Modric, soprattutto per realtà di un certo tipo, sarebbe straordinario ma bisogna anche guardare in faccia la realtà, o in questo caso la carta d’identità. Il centrocampista croato compirà 40 anni a settembre: già nelle ultime stagioni Carlo Ancelotti lo ha gestito in un modo diverso, centellinandone i minuti in campo. Lo scorso anno Modric era risultato decisivo per la vittoria della Champions League, in questa annata invece il suo contributo è stato minore e, secondo chi scrive anche giustamente, il ruolo del croato è diventato via via più marginale per fare spazio a nuove leve o comunque altri giocatori.
Davvero dunque Modric potrebbe fare comodo alle big? Detto che un affare a parametro zero su un calciatore simile potrebbe comunque valere la candela, ma detto anche che c’è un ingaggio cui fare fronte (nel caso), non sarebbero troppe le squadre di vertice pronte a legarsi a lui, se non eventualmente per il piacere di averlo nella rosa. Nessuna progettualità insomma: il Modric di oggi non è un calciatore sul quale si possa costruire, per ovvie ragioni e al netto del suo sconfinato talento. Le soluzioni più probabili? Ancora non se ne è parlato, ma potrebbe esserci la romantica suggestione del ritorno alla Dinamo Zagabria o un’avventura nella MLS, molto più difficile invece vedere il croato in Arabia Saudita anche perché la Saudi Pro League tendenzialmente cerca profili di tipo diverso. Modric in Serie A? Chissà…