Il presidente brasiliano Lula ha parlato poco prima della visita in Francia, delle necessità per il futuro tra cui quella di creare una leadership globale
Il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula, in vista dell’incontro con Macron all’Eliseo, ha rilasciato una intervista esclusiva al quotidiano Le Monde, nella quale ha parlato dei temi attuali, in particolare concentrandosi sulle necessità per il futuro alla luce dei conflitti in corso e delle problematiche globali. Dopo aver anticipato in vari impegni in Francia, tra cui la conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, e ribadito l’appello a Parigi per cooperare sull’accordo di libero scambio tra l’Ue ed il Mercosur, ha commentato i rapporti con gli Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump.
Criticando l’atteggiamento del presidente statunitense ha sottolineato: “Trump non può governare tutto il mondo, è stato eletto solo in Usa“, e ha aggiunto: “Non ha l’autorità per immischiarsi negli affari di altri paesi“. Commenti negativi sono arrivati anche per Joe Biden, accusato di “voler distruggere la Russia” e di aver portato con questa visione della guerra in Ucraina anche l’Unione Europea verso il riarmo come soluzione. Una strategia che Lula definisce “Inquietante” perchè pur condannando l’invasione di Putin, afferma: “se parliamo solo di guerra non ci sarà mai pace, noi siamo pronti a sostenere i negoziati“.
Lula: “Scontertante che ci siano così tanti soldi per le armi ma non per ambiente e povertà”
Nell’intervista a Le Monde, Lula ha anche rinnovato, come aveva fatto più volte in passato, l’appello alla creazione una leadership globale, che si occupi anche dei problemi ambientali e della povertà utilizzando i soldi per questi scopi piuttosto che per il riarmo. Sottolineando come questo bisogno sia aumentato visto i conflitti in corso, mai così tanti da dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il bisogno di una governance che garantisca anche il rispetto dei diritti, come dovrebbe essere l’Onu, che invece, come ha evidenziato il presidente brasiliano: “Ha ormai perso il suo ruolo da mediatore e viene ignorato“, come accaduto ad esempio per le decisioni sulla situazione a Gaza che definisce: “Un massacro di civili e non un confronto tra eserciti“, ribadendo che: “Tutti i paesi dovrebbero prendere esempio da noi e riconoscere lo Stato della Palestina per far finire questa vergogna“.
Sulla sua posizione, considerata da molti controversa, in merito allo sfruttamento del petrolio in Amazzonia, commenta dicendo che: “Sono proprio i soldi provenienti dal petrolio che sfrutteremo per la transizione energetica“, aggiungendo: “Non ci sono rischi ambientali“. Per concludere, Lula ha poi anticipato quale potrebbe essere la sua strategia per le prossime elezioni del 2026, annunciando: “Posso solo garantire che non permetterò il ritorno dell’estrema destra“.