Tre giorni di lutto nazionale in Italia per la morte di Papa Francesco: è questa la proposta della Presidenza del Consiglio – che verrà esaminata oggi, martedì 22 aprile 2025 – dal Consiglio dei Ministri, a poche ore dalla scomparsa del Pontefice, avvenuta il lunedì di Pasquetta.
La misura – fortemente simbolica – prevede l’esposizione delle bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici, l’osservanza di un minuto di silenzio nelle scuole e la sospensione degli eventi ufficiali per tutte le cariche dello Stato, ad eccezione di quelli legati a finalità benefiche: si tratta di un gesto di commemorazione collettiva che lo Stato italiano riserva in occasione di eventi drammatici o della scomparsa di figure di altissimo rilievo.
Il lutto nazionale comunque non comporta la chiusura automatica di uffici, aziende, scuole o attività commerciali poiché non è riconosciuto dalla legge come giorno festivo: le attività lavorative proseguono regolarmente, ma enti pubblici e privati possono scegliere di aderire spontaneamente, organizzando momenti di raccoglimento o interrompendo temporaneamente le attività. Anche il mondo dello sport e dell’informazione si è mobilitato: la Serie A, ad esempio, ha sospeso le partite previste in segno di rispetto.
Lutto nazionale: cosa prevede, cosa cambia, i precedenti in Italia
Il lutto nazionale è una misura istituzionale che consente allo Stato di onorare in modo solenne un evento che tocca profondamente la collettività ma oltre all’aspetto cerimoniale – bandiere a mezz’asta, sospensione degli impegni ufficiali, silenzio nelle scuole – non sono previste modifiche sostanziali alla vita quotidiana dei cittadini: le attività lavorative continuano regolarmente, salvo specifiche decisioni aziendali o locali, non è quindi un giorno festivo o non lavorativo per legge.
Nella storia italiana recente, il lutto nazionale è stato proclamato in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II nel 2005 (tre giorni), per il terremoto dell’Aquila nel 2008, per le vittime del Ponte Morandi nel 2018 e per la scomparsa di Silvio Berlusconi nel 2023 ma è bene distinguere il lutto nazionale da quello cittadino: quest’ultimo può essere dichiarato dai sindaci per eventi locali, prevedendo la chiusura di scuole, uffici comunali e negozi, ma con modalità diverse e non sempre retribuite.
Anche nel caso del lutto nazionale per Papa Francesco, le aziende possono adottare gesti simbolici – come sospensioni brevi o messaggi interni di cordoglio – in molti ambienti pubblici e privati, ad esempio, si è soliti osservare un minuto di silenzio, che rappresenta non solo un dovere istituzionale, ma un atto di partecipazione e rispetto verso un Papa che ha segnato il tempo con la sua visione umana e spirituale.