Macron e Merz uniti contro la burocrazia UE: battaglia comune per eliminare direttive CS3D e semplificare le normative europee eccessive
L’alleanza tra Macron e il cancelliere tedesco Merz si sta rafforzando intorno a una battaglia comune contro l’eccesso di regolamentazioni europee che soffocano la competitività delle imprese continentali, con particolare riferimento alla direttiva CS3D sul dovere di vigilanza che il presidente francese ha definito da “scartare” durante l’evento Choose France di lunedì scorso; questa presa di posizione rappresenta un cambio di passo per Emmanuel Macron, considerando che la stessa legislazione europea s’ispira alla legge francese del 2017 sul dovere di vigilanza approvata poco prima della sua elezione, ma oggi il contesto geopolitico ed economico richiede strategie diverse per affrontare la concorrenza americana e cinese.
La direttiva europea, che dovrebbe coinvolgere circa 6.000 società europee e 900 extra-europee con sanzioni fino al 5% del fatturato mondiale, è vista come un ostacolo eccessivo in un momento in cui l’Europa deve reagire con velocità alle sfide del protezionismo trumpiano e alla guerra commerciale globale: Macron ha ribadito come l’Europa abbia accumulato “numerose costrizioni e regolamentazioni in molti settori, aprendo al contempo i mercati a imprese che praticano standard meno elevati”, riferendosi chiaramente alla Cina che impone i propri standard industriali al resto del mondo mentre l’Europa si autocomplica con normative sempre più stringenti.
Oggi, secondo Macron e Merz, risulta più semplice produrre in Cina e spedire i prodotti in Europa attraverso piattaforme come Temu piuttosto che esportare da un paese europeo all’altro, a causa delle barriere interne che rappresentano un sovracosto del 45% sui prodotti e del 110% sui servizi; questa situazione ha spinto i due leader a richiedere un’azione drastica per trasformare il mercato unico in una “zona di protezione” per le aziende europee, eliminando quelle normative che finiscono per danneggiare la competitività continentale di fronte a concorrenti globali meno vincolati da simili obblighi ambientali e sociali.
Macron e Merz: strategia comune per la semplificazione della normativa europea
Il nuovo dinamismo franco-tedesco trova due leader determinati ad eliminare quella che considerano una burocrazia europea statica e paralizzante, con il cancelliere conservatore che aveva già lanciato l’offensiva contro le direttive più vincolanti durante una conferenza a Bruxelles il 9 maggio scorso, considerando insufficiente il rinvio di un anno della CS3D annunciato dalla Commissione Europea; questa convergenza di vedute tra i due statisti rappresenta un cambio di paradigma rispetto ai rapporti “inqualificabili” che caratterizzavano l’era Macron-Scholz, aprendo nuove prospettive per una cooperazione rafforzata tra le prime due economie europee in un momento delicato per il futuro del continente.
La strategia condivisa ha come obiettivo quello di contrastare non solo la CS3D ma anche altre normative considerate eccessive come la direttiva CSRD sui rapporti di sostenibilità, che prevede centinaia di indicatori da compilare per oltre 50.000 imprese entro il 2028, incluse le PME; questa mobilitazione ha trovato sostegno anche nel mondo imprenditoriale, con l’Afep francese e il Deutsches Aktieninstitut tedesco che hanno unito le forze per la prima volta nella loro storia per denunciare la burocrazia europea, rappresentando insieme il 60% delle maggiori imprese continentali.
L’obiettivo comune è trasformare il mercato unico in un “rifugio” per le aziende europee minacciate dalla guerra commerciale, sfruttando il calcolo della Commissione secondo cui un aumento del 2,4% del commercio intra-europeo compenserebbe dazi del 20% verso gli Stati Uniti, ma questo richiede una netta semplificazione normativa che Macron e Merz sono decisi a imporre nonostante le resistenze di Bruxelles e del Parlamento Europeo.