Dopo più di 10 anni di distanza dalla sua morte, il mago di Arcella – all’anno Antonio Battista, particolarmente noto sul finire degli anni ’90 e nei primi del 2000 per le sue frequenti partecipazioni al Maurizio Costanzo Show e, talvolta, anche al Festival di Sanremo – non riesce a trovare il suo meritato riposo con i figli impegnati in una lunga e complessa battaglia legale che verte attorno alla sua milionaria eredità: un tema certamente delicato e che fino ad ora è già stato affrontato in diversi tribunali con una sfida che si gioca interamente attorno alla proprietà definita ‘Castello Bianco‘ acquistata dal mago di Arcella negli anni ’70 e nel frattempo ceduta al gruppo immobiliare Clark.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è bene ricordare che il mago di Arcella è morto nel 2014 all’età di 82 lasciando dietro di sé tre figli – Gloria nata dal suo primo matrimonio, Giovanni e Antonella nati dal secondo, ancora effettivo secondo la Corte alla data del suo decesso – e un’eredità a dir poco milionaria: negli anni – infatti – acquistò parecchie proprietà e terreni che nel frattempo sono stati investiti dal boom dell’immobiliare e tra questi sono proprio il ‘Castello Bianco’ e la villa chiamata ‘Casetta’ ad essere quelli più importanti.
Mago di Arcella: la battaglia legale tra i tre figli per l’eredità dal valore di oltre 25 milioni di euro
Come dicevamo già prima, l’attuale battaglia legale sull’eredità immobiliare del mago di Arcella si sta combattendo proprio attorno al Castello che si trova sul territorio di Frascati: la ricorrente è la prima figlia – appunto, Gloria – che ha accusato i fratellastri di essersi illecitamente intestati la proprietà poco prima della morte del padre per evitarle di corrisponderle quanto dovuto con un danno che ammonterebbe ad almeno 25 milioni di euro legati sia agli utili derivanti dall’affitto del Castello, sia alla vendita dello stesso al gruppo Clark.
La battaglia sull’eredità del mago di Arcella – di fatto – non è una novità perché fino ad ora è stata già discussa in due udienze separate: la prima riguarda l’effettiva cessione dell’immobile ed è attualmente in attesa di una sentenza definitiva da parte della Cassazione dopo che i primi due gradi di giudizio hanno dato ragione a Giovanni e Antonella; mentre il secondo – relativo agli affitti – ha da poco visto dare nuovamente torto alla ricorrente dato che secondo la Corte la separazione tra il mago di Arcella e la seconda moglie non sarebbe valida rendendo il secondo e la terza figlia eredi diretti.