I manga hentai sono materiale pedopornografico se rappresentano personaggi minorenni. A stabilirlo è stata la Cassazione, che ha condannato un militare che era in possesso dei fumetti giapponesi dal contenuto erotico. La sentenza ha confermato un’interpretazione già espressa dalla medesima Corte nel 2017, che era stata impugnata in virtù di un vizio di motivazione.
La questione, come riportato dal Messaggero, girava attorno alla nozione di pornografia virtuale. I giudici, in tal senso, hanno ribadito che i minori non possono essere ridotti al rango di oggetti sessuali, indipendentemente dal fatto che le persone ritratte siano reali oppure personaggi di fantasia. La “rilevanza penale”, ha sottolineato la sentenza, “non va attribuita solo alla riproduzione reale del minore in una situazione di fisicità pornografica, ma anche a disegni, pitture, e tutto ciò che sia idoneo a dare allo spettatore l’idea che l’oggetto della rappresentazione pornografica sia un minore: elaborazione che consente di ritenere immune da censure la conferma della decisione di condanna sia per i fumetti, sia per le illustrazioni del racconto erotico raffiguranti minori impegnati in atti incestuosi o altre attività sessuali”.
Manga hentai sono materiale pedopornografico: la sentenza della Cassazione
Nel caso specifico del militare che è stato trovato in possesso di manga hentai ritenuti materiale pedopornografico, era evidente che i personaggi fossero minori. “Le due fotografie per cui è stata pronunciata condanna raffigurano – senza ombra di dubbio – giovani ragazze, poco più che bambine; la statura, il volto, i caratteri sessuali appena accennati (lo sviluppo mammario e pilifero) sono elementi rivelatori del fatto che trattasi di soggetti di età ampiamente inferiore ai diciotto anni”, si legge nella sentenza. È per questo motivo che in molti dovranno andare a controllare i propri fumetti giapponesi dal contenuto erotico riposti nel cassetto per assicurarsi che i protagonisti non siano eccessivamente piccoli, viceversa si potrebbe incorrere in guai con la giustizia.